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I membri dell’equipaggio dello yacht battente bandiera sudafricana si sono lanciati a terra per mettersi in salvo. Il presidente dell’Authority, Piero Musolino, ha annunciato che aprirà delle verifiche sui permessi: “Condizioni meteo-marine troppo avverse”. Costa Crociere: “Assistiti da rimorchiatori, mai perso il controllo della nave”. Il ministro Toninelli: “Verifica ministeriale immediata. Soluzione vicina”

Incidente sfiorato e nuove polemiche in vista. La nave da crociera ‘Costa Delizia‘ ha rischiato di finire contro la riva a Venezia, sbandando poco dopo San Marco. Tutto questo mentre sulla città veneta imperversava una fortissima bufera di grandine e vento. La prua della nave è arrivata a sfiorare uno yacht ancorato in Riva Sette Martiri, e altre imbarcazioni del servizio pubblico di trasporto, riuscendo però ad evitare l’incidente. La Costa Deliziosa stava uscendo dal porto, guidata dai rimorchiatori, e probabilmente a causa delle proibitive condizioni meteo si è trovata in difficoltà a mantenere la rotta. All’altezza dei Giardini, il pilota ha fatto partire la sirena prolungata dell’emergenza, mentre i rimorchiatori di prua tentavano con fatica di ‘raddrizzarla’. Tra i passeggeri che si trovavano sui vaporetti in navigazione c’è stato il panico, e anche chi era a riva ha vissuto momenti di paura, temendo potesse ripresentarsi la situazione del 2 giugno scorso, con la collisione nel canale della Giudecca tra la ‘Msc Opera‘ e un battello granturismo.

Secondo quanto riferito da una guardia giurata, i membri dell’equipaggio dello yacht si sarebbero letteralmente lanciati a terra per mettersi al sicuro. Vista la prua che continuava ad avvicinarsi pericolosamente i marinai dello yacht – l’Elysià, un 50 metri con bandiera di Cape Town – si sono ‘fiondati’ dalla scaletta sul molo, rifugiandosi nel posto di guardia della vigilanza privata della barca.

“Ce la siamo vista venire quasi addosso, in Riva San Biagio“, ha detto all’Ansa Alberto Peratoner, docente dell’Università di Padova, a bordo della nave. “Era il momento di massima intensità del temporale. Non si vedeva più neppure San Giorgio, e a un certo punto abbiamo visto il ferry che si dirigeva verso il Tronchetto improvvisamente spostarsi a dritta, e subito dopo il suono forte e prolungato della Costa Deliziosa, di cui abbiamo poco dopo visto le luci, in mezzo all’oscurità”. E ancora: “Era in visibile difficoltà di manovra e stava puntando verso Riva San Biagio, virando appena leggermente verso Riva dei Sette Martiri. All’altezza di Riva San Biagio, il rimorchiatore di prua (che mi pareva uno solo) ha tentato una manovra disperata portandosi completamente a dritta della nave, per ‘tirarla‘ con la massima potenza di lì onde allontanarla dalla riva. Gradualmente la nave è riuscita a virare e a ‘ricentrare‘ la rotta”.

“Ci riserviamo di avviare una tempestiva verifica per appurare se la nave avesse ricevuto i necessari permessi e ottemperato alle necessarie verifiche”. Lo afferma il presidente dell’autorità portuale di Venezia, Piero Musolino, commentando la manovra della ‘Costa Deliziosa‘ in presenza “di condizioni meteo-marine avverse. Riteniamo inoltre necessario organizzare al più presto un ulteriore incontro con la Capitaneria di Porto per valutare ed eventualmente sollecitare l’adozione di altre misure per garantire che il traffico navale avvenga in piena sicurezza per la città“.

Anche sulla base delle dichiarazioni dell’Authority, la Capitaneria di Porto invierà una informativa alla Procura di Venezia e non si esclude l’apertura di un’indagine. Costa Crociere ha diffuso una sua versione dell’accaduto, addebitando quanto successo al “violento, straordinario e improvviso evento meteorologico che ha interessato il Nord Est”, la compagnia sottolinea che le violente raffiche di vento “hanno causato una deviazione durante il passaggio nel Canale della Giudecca, effettuato come sempre sotto le indicazioni del Comandante del Porto, del pilota e dei tre rimorchiatori a cui la nave era legata e che hanno con prontezza assistito la nave nella manovra”. Per Costa, il comandante “ha sempre mantenuto il controllo della nave, pur in condizioni di estrema e improvvisa difficoltà“. A Venezia, a seconda del luogo, le competenze sono varie per quanto riguarda i canali ma anche per il “via libera” all’uscita dallo scalo Marittima delle cosiddette Grandi navi da crociera.

Il primo commento politico è di Federico Fornaro, capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera: “Dobbiamo piangere un morto perché finalmente le autorità competenti decidano lo stop del transito delle grandi navi a Venezia? In attesa di trovare una soluzione che garantisca la totale sicurezza della navigazione, le grandi navi da crociera non possono continuare a navigare nei canali veneziani, come dimostra l’incidente sfiorato di oggi: si sospenda subito il transito“. In serata arriva anche il commento, su Facebook, del ministro Danilo Toninelli: “Ho già disposto una immediata ispezione ministeriale per verificare quanto accaduto a Venezia. Il terzo rimorchiatore che abbiamo imposto è stato determinante per evitare un incidente. Ma non basta. Dopo 15 anni di nulla, siamo vicini a una soluzione per togliere le grandi navi da San Marco. E lo faremo tutelando sicurezza, ambiente, turismo e occupazione”.

Sorgente: Venezia, nave da crociera sbanda e rischia di finire sulla banchina dopo San Marco. Autorità Portuale: “Verifica sui permessi” – Il Fatto Quotidiano

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