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“Non possiamo fare più di 20 miglia nelle nostre condizioni: faremo rotta su Malta se verranno inviate delle imbarcazioni di soccorso per le persone a bordo di Alex”. Queste le parole che ripetutamente Erasmo Palazzotto, capomissione per Mediterranea a bordo del veliero Alex, rivolge all’MRCC (Maritime Rescue Coordination Center) italiano e maltese nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 luglio, subito dopo aver salvato 54 persone al largo della Libia. Le telefonate sono molte, tutte ravvicinate tra le 3 e le 4 del mattino e la posizione dell’equipaggio è sempre la stessa: “Vediamo le luci di Lampedusa, non possiamo abbandonare un porto sicuro quando non si hanno sufficienti scorte: non appena sapremo che i soccorsi per i passeggeri sono partiti da La Valletta, cambieremo rotta”. Parole che spiegano la decisione finale di sbarcare a Lampedusa e che rispondono alle dichiarazioni di Matteo Salvini delle ultime ore. “Malta – aveva detto il ministro dell’Interno – ha dato la disponibilità, è un porto sicuro europeo e non si capisce perché questi trafficanti debbano decidere dove andare e non andare”. Nelle telefonate è invece sempre chiara la volontà di Alex di andare a Malta, purché in condizioni di assoluta sicurezza per i migranti: condizioni che La Valletta ha rifiutato spiegando che già l’assegnazione del porto era di per sé una concessione eccezionale di natura politica, e per altro che questa non comportava una vera e propria assunzione di responsabilità.
Video di Marco Mensurati
guarda il video cliccando il link sotto riportato

Sorgente: Veliero Alex, le telefonate che smentiscono Salvini: “Raggiungiamo la Valletta se ci venite incontro” – Repubblica Tv – la Repubblica.it

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