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Da Mediobanca l’invito a fare la manifestazione di interesse, e l’ad Castellucci ha incontrato Conte. Il cda della holding dei Benetton discute del vettore, in pista anche i Toto

ROMA. La prima mossa ufficiale di Atlantia sul dossier Alitalia potrebbe arrivare nelle prossime ore. Nel primo pomeriggio è in programma un consiglio di amministrazione della holding della famiglia Benetton che potrebbe dare delle risposte concrete sul futuro dell’ex compagnia di bandiera. Allo stato l’azionariato della nuova Alitalia è composto da Ferrovie col 35%, dal Tesoro col 15% e Delta con un altro 15%. C’è il 35% da colmare.

Il cda della società è previsto da tempo e non ha all’ordine del giorno le sorti di Alitalia, ma al termine della riunione ci sarà un’informativa dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci. L’azienda d’altronde deve dare delle risposte entro il termine del 15 luglio. Mediobanca, l’advisor di Ferrovie dello Stato (che hanno in mano la trattativa), ha infatti inviato una lettera formale ad Atlantia chiedendo di fare una manifestazione di interesse proprio per la parte restante (l’investimento è di 300 milioni). L’advisor ha sollecitato la società, facilitando la trattativa e mettendo Atlantia nelle condizioni di rispondere. Per la manifestazione di interesse comunque non è necessario un passaggio nel consiglio di amministrazione. Questo passo non chiuderebbe del tutto la trattativa, ma sarebbe un modo per concedere tempo: tra le altre cose c’è ancora da discutere il piano industriale finora solo abbozzato.

L’ipotesi che dal cda esca la decisione di inviare una manifestazione di interesse la conferma lo stesso ministro Luigi Di Maio, che ha pessimi rapporti con i Benetton dal giorno del crollo del Ponte Morandi: «Ieri sera ho incontrato Toto, uno dei soggetti che ambisce a entrare nella nuova Alitalia – spiega – mi dicono che ci sarebbe anche una proposta in arrivo di Atlantia, io non ho pregiudizi, però nessuno deve mettersi in testa che sulla questione delle revoche di Autostrade il governo possa fare un passo indietro».

Questo cambiamento della situazione, che arriva a pochissimi giorni dal termine ultimo, sarebbe dovuto a due ragioni. Innanzitutto al fatto che Atlantia ha percepito un pressing molto forte negli ultimi giorni, che prima non c’era: non solo da parte di Ferrovie e di Delta – entrambe molto favorevoli a questa opzione – ma anche da parte di soggetti istituzionali, come il ministero dell’Economia e Palazzo Chigi. Una fonte racconta che Castellucci avrebbe avuto nelle ultime settimane alcuni incontri con il premier Giuseppe Conte. La seconda ragione è l’esito del parere della commissione creata al ministero dei Trasporti che ha ammesso, di fatto, quanto sia complicato e soprattutto costoso revocare unilateralmente le concessioni ad Autostrade (si parla di circa 20 miliardi a carico dello Stato). I due tavoli – Alitalia e la guerra sulle concessioni – non si incrociano, almeno apparentemente. Lo ripete da tempo Di Maio ed è un aspetto condiviso anche da Atlantia, ma è chiaro che un rasserenamento sulle concessioni aiuterebbe la trattativa per il rilancio del vettore.

Di Maio comunque non avrebbe ancora del tutto accettato la presenza della holding dei Benetton, ma non ha altre solide alternative. Fonti politiche parlano dell’ipotesi di un ingresso del gruppo Toto affiancato da Atlantia, con quest’ultima in minoranza. Difficile però che Castellucci accetti. Se dovesse saltare tutto, allora – spiegano le stesse fonti – è possibile che Toto abbia al suo fianco l’imprenditore Gérman Efromovich. Prospettiva che non piace più di tanto a Fs e a Delta. Il patron della Lazio Claudio Lotito sembra fuori dalla partita. La situazione è ancora fluida e potrebbe cambiare fino al 15 luglio.

Sorgente: Alitalia, in arrivo un’offerta di Atlantia – La Stampa

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