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Il presidente del Consiglio tira le somme del primo anno di governo giallo-verde. Ribadisce la sua fedeltà alla Nazione, rimarcando il suo ruolo di arbitro imparziale e chiede di recuperare lo spirito di coesione: M5S e Lega dicano se continuare

03 giugno 2019 “Non ho mai giurato altra fedeltà all’infuori di quello alla Nazione, un giuramento che è stato e sarà sempre il faro del mio ruolo”. Inizia così la conferenza stampa indetta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Oggi si celebra il primo anno di esecutivo giallo-verde. E oggi, il premier fa il bilancio dei primi 365 giorni d’azione del “governo del cambiamento”. Ricorda le parole declamate durante il giuramento davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, per ribadire ancora una il suo ruolo di arbitro imparziale. “Ho sempre ritenuto che il contratto fosse un elemento di forza del governo: è la modalità più lineare e trasparente per dar vita a un governo tra due distinte forze politiche con contenuti programmatici diversi e contesti valoriali distinti” continua il premier, ma “convinte che il paese dovesse fare un cambio di passo, cose diverse da chi aveva governato prima, incapace di intercettare le esigenze e le paure dei cittadini”. Reddito e Quota 100 sono vero patto sociale “Nel primo anno di legislatura siamo intervenuti contro la crisi economica decennale e alle misure di rigore: reddito di cittadinanza e quota 100 sono state un vero e proprio patto sociale al fine di recuperare gli smarriti, i cittadini sfiduciati. Un Paese non può avere sviluppo se fasce della popolazione rimangono ai margini” ha aggiunto Conte. “Siamo intervenuti sulla sicurezza e per contrastare la tratta criminale degli esseri umani, abbiamo introdotto lo spazza-corrotti, modificato l’articolo 416 ter sullo scambio elettorale politico-mafioso”. Per Reddito e Dl Sicurezza controlli anti abusi “Dobbiamo accompagnare il reddito di cittadinanza con un sistema di controllo per evitare abusi. Lo stesso vale per il decreto sicurezza, per offrire ai migranti che sono sul nostro territorio più integrazione, e rimpatri per coloro che non hanno diritto di stare sul nostro territorio” ha spiegato. Non c’è stallo nell’azione di Governo L’esperienza di governo ha dovuto “convivere con varie consultazioni elettorali” e “convivere con una campagna elettorale permanente: ne ha risentito il clima di coesione. Io stesso avevo sottovalutato questo aspetto in particolare per la consultazione europea molto aspra e molto intensa” che ha dato “l’immagine di stallo al governo”, ma è una “falsità: il governo ha sempre continuato a lavorare” ha detto ancora il premier. Dl sblocca cantieri e crescita determinanti “Il decreto legge sblocca cantieri equello Crescita costituiscono due passaggi determinanti delContratto del Governo”. Lo ha detto il premier Giuseppe Contespiegando: “siamo fortemente orientati a rafforzare il piano diinvestimenti e stiamo lavorando per ammodernare leinfrastrutture per l’ammodernamento delle opere pubbliche”. Serve riforma fiscale, non solo le aliquote Il governo dovrà varare “una piùorganica riforma del fisco, non limitata alle aliquote, maestesa a una relazione più equa tra amministrazione econtribuente”. Lo ha detto il presidente del Consiglio GiuseppeConte incontrando la stampa a Palazzo Chigi. Conte ha indicato anche nell’Autonomia e nel conflitto diinteressi i due provvedimento da mandare avanti. Ai mercati servono parole univoche dei ministri “Chi conosce i mercati sa che per preservare la fiducia occorrono parole univoche e chiare da parte degli esponenti del governo e dei parlamentari di maggioranza” ha detto il premier. Prossima manovra complessa, serve condivisione “Dobbiamo lavorare a una manovra economica che si preannuncia complessa, basata su un’incisiva spending review e su tax expenditure. Saremo chiamati a scelte delicate ma che richiedono forte condivisione” nel governo, nel rispetto “dell’equilibrio dei conti, rimaniamo esposti alla fiducia degli investitori per il nostro debito” ha ricordato. Permanenza clima elettorale non giova “Purtroppo il clima elettorale non si è ancora spento, è un clima che non giova all’azione di governo” ha commentato Conte. “La Lega ha riscosso un successo significativo e i 5 stelle ne sono usciti penalizzati” dalle europee. “Trattandosi di una consultazione europea non ha ricadute dirette nella distribuzione delle forze rappresentate nel nostro parlamento, ma le forze politiche sono comunità di donne e uomini e quindi i risultati provocano esaltazione nei vincitori e delusione negli sconfitti”. Basta provocazioni, così non possiamo lavorare “Il mio motto è sobri nelle parole e operosi nelle azioni. “Se continuiamo nelle provocazioni per mezzo di veline quotidiane, nelle freddure a mezzo social, non possiamo lavorare. I perenni costanti conflitti comunicativi pregiudicano la concentrazione sul lavoro”. Non certo durata governo, non dipende solo da me “Non posso essere certo della durata del governo: non dipende solo da me” ha detto poi il presidente del Consiglio. Salvini e Di Maio dicano se continuare “Chiedo quindi a entrambe le forze politiche a in particolare ai loro leader di operare una chiara scelta e di dirci se hanno intenzione di proseguire nello spirito del contratto” ha concluso rivolgendosi ai due vicepremier. –

Sorgente: Governo, Conte: “Salvini e Di Maio chiariscano se vogliono proseguire nello spirito del contratto” – Rai News