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Oggi al voto in Europa 374 milioni di cittadini. Il Vecchio Continente torna alle urne come un vaso di coccio tra potenze imperiali, attraversato dall’onda nera dei nazionalismi, mutilato dalla Brexit. Crisi del welfare, immigrazione e clima le emergenze dell’area più ricca del mondo

Europa

Vecchia Europa, nuove divisioni. Oggi al voto

Anna Maria Merlo

Con 374 milioni di elettori il voto per il Parlamento europeo è la seconda elezione democratica più importante sul pianeta terra. In ballo anche 5 cariche che contano. L’Italia ne ha 3, ma domani rischia di restare a mani vuote

La corsa della Gue tra divisioni e sbarramenti

Jacopo Rosatelli

Con il 6,94% dei seggi è il quinto gruppo del parlamento uscente. Grazie a spagnoli e tedeschi. Oggi sconta la frammentazione della sinistra in Europa, con l’incognita del concorrente Varoufakis che si presenta capolista in Germania

I Pirati tallonano Babiš, la sinistra storica arranca

Jacub Hornacek

In Repubblica Ceca vince l’astensione: oltre il 70% degli aventi diritto non è andato a votare. Il premier tiene, lotta per il secondo posto. In Slovacchia socialdemocratici in calo e il neofascista Lsns potrebbe diventare secondo partito

Dopo l’austerity l’Irlanda si riscopre Verde

Vincenzo Maccarrone

Premiato il partito ecologista, che era quasi scomparso nel 2011, dopo una disastrosa elezione in cui aveva perso tutti i rappresentanti in parlamento. Bene anche nelle elezioni locali dove avrebbe raggiunto il 9%

Editoriale

A Sinistra per l’Europa

Norma Rangeri

Se gli elettori democratici, di sinistra, quelli che hanno schiantato il Pd al 18 per cento, quelli parcheggiati con i 5Stelle del 32 per cento, votassero la nuova lista, lo sbarramento verrebbe superato di slancio

Il puzzle degli eletti “in panchina”

Andrea Fabozzi

L’Italia oggi elegge 76 deputati europei, ma solo 73 si insediano immediatamente. La Cassazione ha indicato le regole per individuare i tre che dovranno attendere la Brexit, ma c’è il rischio che si producano slittamenti di seggi da una circoscrizione all’altra

Piombino, la destra sogna il ribaltone

Riccardo Chiari

I sondaggi della vigilia premiano la destra Fdi-Lega-Fi, con alleate tre liste civiche figlie della disgregazione di Pd (e sinistre). Ad opporsi il Pd con gli Mdp di Futuro a sinistra, e Rifondazione comunista che da tempo, inascoltata, metteva in guardia dal pericolo di considerare la siderurgia come “un” problema, e non “il” problema della città.

55 NEGOZI CHIUSI

Mercatone Uno, 1860 lavoratori scoprono il nuovo crac su Facebook

Roberto Ciccarelli

55 negozi chiusi senza preavviso ai 1.860 dipendenti. Polemiche sul governo assente a poche ore dalle elezioni europee. Critiche dei sindacati al ministro dello sviluppo Di Maio. Salvini lo supera e prende il suo posto. Vuole incontrare tutti. Domani al Mise è stato anticipato d’urgenza un tavolo tecnico

Cultura

L’inquieta ricerca del popolo perduto

Guido Caldiron

Nel giorno del voto europeo, parla il sociologo francese Christophe Guilluy, autore del libro «La società non esiste» (Luiss University Press). «Nei miei lavori, ho introdotto la nozione di «insicurezza culturale» per dimostrare che, soprattutto in un ambiente popolare, non è tanto la relazione con l’«altro» che pone un problema quanto l’instabilità demografica che induce la paura di diventare minoranza e di perdere un capitale sociale e culturale cui si dà molta importanza»

PESTAGGIO ALLA GENOVESE

Origone e il taglia e incolla da Genova 2001

Lorenzo Guadagnucci

Decine, forse centinaia di persone furono picchiate come il cronista di Repubblica per strada senza motivo e spesso anche arrestate. Il pestaggio di giovedì ci consegna una polizia di stato vittima dei suoi antichi fantasmi, ancora a disagio con i limiti tipici delle democrazie più sane. Siamo ancora distanti dal voltare pagina

L’Ultima

Ebola, il virus corre sul filo

Andrea Capocci

L’epidemia è fuori controllo e la malattia miete vittime a ritmo crescente, mentre i sanitari si scontrano con le milizie e la diffidenza della popolazione. Si allunga l’ombra della corruzione sui finanziamenti della comunità internazionale

Pierre Hadot, nell’ordito dei testi

Romano Màdera

Sottoposti a un processo di anamorfosi, i classici analizzati dal filosofo francese vanno ricondotti alla loro struttura fondativa: «Studi di patristica e di storia dei concetti», a cura di Davidson e Cremonesi, da ETS

Il ritmo dell’esilio

Arianna Di Genova

La vasta retrospettiva dedicata a Jannis Kounellis nella sede veneziana della Fondazione Prada. Un percorso con settanta opere, a cura di Germano Celant, con la collaborazione dell’archivio dell’artista

Storr, interviste per definire il campo dell’arte contemporanea

Stefano Jossa

Trenta artisti (Pettibon, Richter, Bourgeois, Huyghe, González-Torres, Whitten…) chiamati a interrogarsi, “insieme”, sui propri orizzonti di senso. Il maieutico tentativo è di ricondurre le ossessioni di ciascuno di loro all’intersoggettività

Stupidini, fra Pascoli e il Doganiere

Giorgio Villani

Intorno al gruppo di Barga — Carlini, Magri, Viani, Balduini — viene ricostruita la storia di un certo sentire, di stampo positivistico, naïf e insieme «alto»

Rembrandt, la retina picchiettata di verità

Davide Dall’Ombra

il pregio dell’iniziativa è, soprattutto, presentare una notevole selezione di disegni e incisioni, dall’imponente raccolta del museo. Le placche telluriche di colore della produzione finale sono meglio decifrabili se lette accanto alla grafica

Drndic, drammatica apnea negli abusi della storia

Margherita Ghilardi

In Leica format, 2003 (ora La nave di Teseo), Daša Drndic’ raccoglie come in una scatola narrazioni di abusi, crimini, sopraffazioni, in cui la realtà si mescola alla finzione. Lo stile è monologante e saturo, sapienziale

Poeti e briganti, un accordo linguistico

Marco Mazzeo

Né etichette per misteriosi pensieri preverbali, né veicoli di una trascendentale creatività, le parole si ribellano tanto alla mera funzione comunicativa quanto all’ispirazione: «Lingue oscure», Quodlibet

Nella palestra di Vonnegut

Paolo Simonetti

Irriverente e ostinato nel suo radicalismo e nell’indifferenza alle mode letterarie, il giovane scrittore americano si allenò con quasi cento esercizi brevi: «Tutti i racconti», da Bompiani

Sorgente: il manifesto del 26.05.2019 – il manifesto

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