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“A capo dell’Autorithy per la Privacy non ci può stare un ex capogruppo del Pd e più in generale non ci può stare un politico, deve starci un professionista che sappia mantenere la propria autonomia”. Lo ha detto Davide Casaleggio, commentando, a margine di Sum 2019, la sanzione comminata dall’Autorità per la tutela della Privacy allo stesso Casaleggio, come titolare e responsabile della piattaforma Rousseau.”Il fatto che tutte le informazioni” della relazione dell’Autorithy sul funzionamento della piattaforma Rousseau, ha continuato Casaleggio, “siano state date ai giornali con giorni di anticipo, ancor prima che venissero comunicate alla persona interessata, il fatto che sia stata comunicata nel giorno di una votazione importante, nonostante questa istruttoria stesse andando avanti da mesi…tutto questo mi sembra un chiaro attacco politico”.La risposta del diretto interessato non si è fatta attendere. “Non ho intenzione di fare polemica con alcuno, né ho bisogno di dimostrare la mia indipendenza di giudizio né quella delle mie Colleghe nell’esercizio del mandato del Garante. Un’esperienza che nei sette anni passati si è misurata sul terreno della tutela dei diritti e del contrasto alla loro violazione. Ne fanno fede i provvedimenti per chiunque facilmente accessibili. Se il dottor Casaleggio ha rilievi da muovere può ricorrere, come previsto dalla legge, al Giudice ordinario”, ha ribattuto Soro.

Sorgente: Casaleggio contrattacca: “A capo dell’Authority non può stare un ex capogruppo del Pd”

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