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La nave della Ong tedesca Sea Eye è diretta a Malta

E’ diretta a Malta la nave Alan Kurdi, della Ong tedesca Sea Eye, dopo il no dell’Italia allo sbarco dei compagni delle tre donne, due mamme con i loro bambini e una donna in stato di gravidanza, dall’imbarcazione. Dopo uno stallo durato tutto il giorno davanti alle acque territoriali italiane a 15 miglia da Lampedusa, la nave con a bordo 64 migranti viaggia verso Malta, Paese che ha garantito che i nuclei familiari dei migranti non saranno divisi. L’isola di Lampedusa era già pronta ad accogliere le donne con i loro figli di 1 e 6 anni, e la terza donna incinta, che erano state autorizzate a sbarcare dal ministero dell’Interno. Ma le migranti non si sono volute separare dai propri mariti.

Sea Eye fa sapere che la nave Alan Kurdi si sta spostando verso Malta “sfruttando una breve finestra meteo positiva. Temendo che non fosse possibile raggiungere una soluzione a breve, l’organizzazione ha scelto di fare rotta su Malta sperando di poter trovare rapidamente una soluzione umana e che tuteli le persone soccorse”. “Dietrofront, nave Ong diretta a Malta. Molto bene, in Italia non si passa. #portichiusi” ha commentato su Facebook, Matteo Salvini.

Un “esposto urgente” contro il governo italiano, curato dal Legal Team di Mediterranea, è stato presentato questa mattina alla procura di Agrigento da Cecilia Strada, Filippo Miraglia (Arci), Francesca Chiavacci (presidente nazionale Arci) e Sandro Mezzadra (professore università di Bologna), “per verificare gravissime violazioni di leggi nazionali e convenzioni internazionali nel caso del blocco navale operato contro la Alan Kurdi con a bordo donne, uomini e bambini al largo di Lampedusa”.

“PER FAVORE, NON SEPARATECI” – “Vogliamo restare insieme. Perché le famiglie dovrebbero restare unite”. A parlare è il padre della bimba di undici mesi a bordo della Alan Kurdi. Sentito dall’equipaggio della nave, il papà della piccola, abbracciato alla compagna, dice in inglese: “E’ la mia famiglia e non posso lasciare la mia famiglia. Non posso lasciare la mia famiglia in nessun caso. Le famiglie devono restare unite. La mia famiglia è la mia gioia, è la mia felicità. Loro due mi danno gioia”. Anche la donna, madre della bambina, dice: “Noi vogliamo stare insieme”. “Insieme con la nostra bambina. Abbiamo bisogno di restare uniti. Non separateci”. Il marito aggiunge: “Voglio dare alla mia bambina una buona vita, insieme con la sua mamma. Felici e insieme”. “Io sono cresciuto in una famiglia e so cosa vuol dire stare con una famiglia unita e io porterò la mia famiglia con me”. E la donna: “Amo mio marito e la mia bambina e voglio stare insieme con loro”.

Sorgente: Alan Kurdi, esposto di Mediterranea contro il governo

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