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La nuova associazione “Movimento 5 stelle” cambia pelle. Nell’atto costitutivo firmato il 20 dicembre 2017 e reso ora pubblico, infatti, Luigi Di Maio e Davide Casaleggio sono riconosciuti come i nuovi soci fondatori. Mentre il fondatore storico Beppe Grillo figura solo come garante, uno status imparziale che lo rende “padre nobile” del Movimento, svincolandolo anche da altre responsabilità (come a esempio le cause dei cinquestelle espulsi).Il capo politico e il figlio di Gianroberto Casaleggio diventano quindi i nuovi soci e motori dell’associazione. Viene dato particolare impulso al digitale e alla democrazia diretta,” esercitata attraverso idonee piattaforme internet” per la consultazione degli iscritti. Inolte le sedi a Roma diventano due, una legale e una operativa.PUBBLICITÀinRead invented by TeadsLa nuova associazione M5S, “intende raccogliere – si legge nel documento – l’esperienza maturata nell’ambito del blog ‘www.beppegrillo.it’ dei meetup, delle manifestazioni ed altre iniziative popolari, delle ‘liste civiche certificate’ e comunque delle liste presentate sotto il simbolo ‘Movimento 5 Stelle’ nelle elezioni comunali e regionali, nonché dei gruppi parlamentari costituiti presso la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica e il Parlamento europeo in seguito, rispettivamente, alle elezioni politiche del 2013 e alle elezioni europee del 2014”.L’ATTO COSTITUTIVOL’atto costitutivo assegna poi al capo politico Di Maio anche il ruolo di tesoriere. Nell’atto sono previsti anche il Comitato di garanzia e il Collegio dei probiviri: del primo fanno parte il sottosegretario con deleghe all’Editoria, Vito Crimi, l’ex candidato alla presidenza della Regione Siciliana, Gian Carlo Cancelleri, e la consigliera regionale del Lazio, Roberta Lombardi. Mentre il Collegio dei probiviri è costituito dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, dalla presidente della commissione Lavoro del Senato, Nunzia Catalfo, e da Paola Carinelli.A Di Maio, inoltre, viene riconosciuta la possibilità di modificare lo stesso atto e aggiungere eventuali allegati, seppur non modificandone la sostanza. In un passaggio del documento firmato a Milano nel dicembre 2017 e depositato presso la cancelleria del Tribunale di Genova, è infatti riportato che i ‘comparenti’ della neo associazione, dunque lo stesso Di Maio e Casaleggio, “conferiscono espresso mandato al capo politico affinché lo stesso possa modificare e/o integrare il presente atto e relativi allegati, senza alternarne il significato sostanziale”.Per l’avvocato Lorenzo Borrè, difensore di eccellenza degli espulsi, “l’atto costitutivo del ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle ancisce la fine della narrazione del Movimento partecipato, nato dai cittadini, e ci introduce alla realtà oligarchica di un partito creato da due persone, di cui una viene nominata Capo politico con poteri pressoché assoluti e che poi impone come condizione per la candidatura alle elezioni politiche l’accettazione del nuovo status quo e lo scalzamento della vecchia associazione costituita da Casaleggio sr e Grillo nel 2009 e del Non Statuto, che era ispirato da una concezione di democrazia integrale”.L’atto costitutivo, la cui pubblicazione, secondo Borrè, non è casuale ma è collegata “al processo pendente a Genova tra Movimento 5 Stelle del 2009 e Movimento 5 Stelle creato nel dicembre 2017 da Davide Casaleggio e Luigi Di Maio”, “segna dunque il sacrificio dei vecchi ‘Dei’ della democrazia partecipata, sostituiti da un pragmatismo volto a consegnare l’egemonia del nuovo partito ad una ristrettissima elite”. Il documento in questione non figurava tra quelli pubblicati nel dicembre 2017 sul Blog delle Stelle, quando fu annunciata la ‘rivoluzione’.

Sorgente: M5s, nuovo atto costitutivo: Di Maio e Casaleggio fondatori, Grillo diventa solo il garante – Repubblica.it

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