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Sfruttamento di donne e trans sudamericani fra Treviso e Martellago: nei guai anche un’altra donna. Sequestrati i cellulari dei due indagati, decine i clienti che usufruivano delle prestazioni sessuali: da operai a imprenditori, da liberi professionisti a colletti bianchi

MARCO FILIPPI

Sfruttavano la prostituzione di donne e trans sudamericani. Un giro di almeno una ventina di persone che si prostituivano in tre diversi appartamenti: due a Treviso e uno a Martellago. Il tutto da quasi un anno. Dopo numerosi appostamenti e pedinamenti, gli uomini della squadra mobile lunedì hanno fatto scattare le manette ai polsi di un loro collega, sospeso dal servizio da qualche tempo e in forza alla polizia di frontiera di stanza all’aeroporto di Tessera.

Si tratta di Ivan D’Amore, 32 anni, originario di Messina ma residente a Preganziol. Con lui, in manette è finita anche una donna colombiana di 50 anni, Merceby Primera Morales, che vive a Santa Bona. Stando a quanto appreso, gli arresti di entrambi sono stati convalidati. Ma mentre D’Amore è stato scarcerato con il solo obbligo di firma, la donna rimane rinchiusa nel carcere della Giudecca a Venezia.

 

Tre appartamenti a luci rosse

Sono stati gli uomini della squadra mobile di Treviso, coordinati dal vice questore Imma Benvenuto, a mettersi sulle tracce di D’Amore e sulla sua attività parallela, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni dai residenti di un condominio di Fiera che avevano notato l’insolito via vai di uomini che a tutte le ore del giorno e della notte entravano ed uscivano con molta discrezione dall’appartamento che era stato preso in affitto dalla cinquantenne colombiana.

“Fiutando” che si trattasse di un appartamento di comodo, dedito alla prostituzione, con molta discrezione i poliziotti si sono messi a osservare e a pedinare alcune donne e trans che si prostituivano e piano piano hanno iniziato a raccogliere elementi d’interesse investigativo.

Un giro di 20 trans e lucciole

Il giro di prostituzione coinvolgeva almeno una ventina di sudamericane che dopo un paio di settimane cambiavano appartamento in modo da mettere a disposizione dei clienti sempre nuove prostitute o trans. A Treviso gli appartamenti a luci rosse sono stati individuati in via Lotto e in via Marconi mentre a Martellago l’appartamento dove decine di clienti entravano e uscivano di giorno e di notte si trovava in via Ca’ Rossa.

Sono stati tutti posti sotto sequestro come i cellulari dei due indagati. Erano a decine i clienti che usufruivano delle prestazioni sessuali e di ceti sociali trasversali. Da operai a imprenditori, da liberi professionisti a colletti bianchi. D’Amore e l’amica colombiana, oltre a procurare e a mettere a disposizione i tre appartamenti, provvedevano ad andare a prendere prostitute e trans alle stazioni ferroviarie e agli aeroporti con un servizio di trasporto a pagamento. Non solo, avrebbero preteso anche una cifra di 400 euro settimanali da ciascuna prostituta o trans per l’affitto degli appartamenti.

Il “pizzo” da 400 euro

Si calcola, quindi, che l’attività andasse avanti almeno dal mese di giugno 2023 e che in questo periodo i due indagati abbiano guadagnato decine di migliaia di euro.

Almeno 32.000 euro al mese, solo per il “pizzo” da 400 euro. In ogni caso, si tratta di accuse che dovranno essere provate nel corso dell’eventuale procedimento penale.

Paladino anti-prostituzione

D’Amore era stato candidato consigliere a Preganziol nel 2019 raccogliendo 111 voti, terzo più votato in assoluto anche se non riuscì ad entrare in consiglio. L’anno successivo aveva assunto la presidenza del circolo di Fratelli d’Italia di Preganziol, facendo, ironia della sorte, il paladino contro la prostituzione nel Terraglio.

Ora D’Amore ha la sola misura dell’obbligo di firma essendo stato scarcerato mentre la colombiana rimane, per il momento, rinchiusa in una cella nel carcere femminile della Giudecca a Venezia.

Sorgente: Reclutava prostitute e gestiva le case a luci rosse: arrestato D’Amore, poliziotto e militante di FdI – La Nuova Venezia

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