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Il vice ambasciatore statunitense Robert Wood ha detto che bisogna accertare prima tutti i fatti

Ci risiamo con. le incertezze di Biden: gli Stati Uniti hanno bloccato nella notte, nella riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu, una dichiarazione di condanna della strage sulla folla in attesa di aiuti ieri a Gaza. Gli Usa, secondo fonti diplomatiche, si sono opposti al fatto che Israele venga citata ma le discussioni continueranno.

In un testo visionato dall’AFP, l’Algeria ha presentato al Consiglio di Sicurezza una bozza di dichiarazione che esprime la «profonda preoccupazione» dei suoi 15 membri, sottolineando la responsabilità delle «forze israeliane (che) hanno aperto il fuoco». «Quattordici membri hanno sostenuto questo testo», ha assicurato l’osservatore permanente della Palestina all’Onu Riyad Mansour dopo la riunione.

«Le parti stanno lavorando sulla formulazione per vedere se possiamo raggiungere una dichiarazione», ha detto il vice ambasciatore statunitense Robert Wood, riferendosi alla possibilità di un accordo in una data successiva. «Il problema è che non abbiamo tutti i fatti», ha aggiunto affermando di voler trovare una formulazione che garantisca che «sono state fatte le necessarie verifiche di colpevolezza».

Il Segretario generale delle Nazioni Unite si è detto «scioccato» da questi eventi, che ha condannato, e ha chiesto una «efficace inchiesta indipendente» per identificare i responsabili.

«La situazione umanitaria della popolazione civile di Gaza peggiora di giorno in giorno. Siamo di fronte a una catastrofe senza precedenti», ha commentato l’ambasciatore francese Nicolas de Rivière. «Non è la prima volta che lo dico: il Consiglio di Sicurezza deve assumersi tutte le sue responsabilità», ha aggiunto, chiedendo ancora una volta un «immediato cessate il fuoco umanitario».

Sorgente: globalist.it

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