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Il ministro dell’Economia parla il giorno dopo lo stop da parte del Parlamento al Mes

«Il ministro dell’Economia e delle Finanze aveva interesse che il Mes fosse approvato per motivi economico finanziari, ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni con giurì d’onore e queste cose qui non mi pare ci fosse aria, mi è sembrato non ci fosse aria ma per motivazioni non soltanto economiche».

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, interviene il giorno dopo lo stop del Parlamento all’approvazione della modifica del Mes, il fondo salva stati che l’Italia sta bloccando.

 

«I consigli dell’opposizione sono sempre utili. Permettete, però, che poi decida io», ha risposto ironicamente ai cronisti che gli chiedevano se avesse intenzione di lasciare, come suggerito dalle opposizioni, proprio dopo lo stop al Mes.

Il ministro ha anche commentato l’intesa, raggiunta dai 27 Paesi dell’Ue, sul nuovo Patto di Stabilità, che le opposizioni hanno descritto come «una sconfitta» per l’Italia. «Leggetelo bene», ha detto, «e scoprirete che è molto meglio di quello che sembra».

Giorgetti ha anche commentato la manovra, che ha ricevuto oggi il via libera dal Senato. «Io faccio il mio mestiere», ha detto, «è quasi finita perché c’è ancora la Camera la settimana prossima. Poi avremo la nostra legge di bilancio come l’ha voluta e concepita il governo».

Giorgetti ha anche sollevato dubbi sulla possibilità che l’Italia possa raggiungere gli obiettivi di deficit del 2023. A settembre il governo ha aumentato il target di deficit per il 2023 al 5,3% del prodotto interno lordo, dal 4,5% previsto in precedenza, a causa dell’effetto del superbonus. «Abbiamo problemi a tenere sotto controllo i conti pubblici», ha detto. «Stiamo aspettando le ultime proiezioni, ogni mese di superbonus ci costa 4,5 miliardi di euro».

Parlando delle misure delle legge di Bilancio, Giorgetti ha aggiunto: «Tanti hanno criticato ma siccome viviamo tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa, abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024 perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani; ignorare questo sarebbe ignorare la realtà».

Sorgente: Giorgetti e il no al Mes: «Da ministro l’avrei approvato, ma non era aria. Dimissioni? Decido io»

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