0 4 minuti 8 mesi

Giornata da incubo per i piccoli del multiculturale centro estivo, una turista lombarda li ha tormentati per ore con offese volgari e razziste. Le educatrici: «Lei fuori di testa ma nessuno ci ha difeso»

«Tornate nella vostra giungla», «se passate di qui vi prendo a calci in c***», «vi ci vorrebbe una bella passata di m***a di un n***o così vi rilassate». 

Doveva essere una tranquilla giornata di mare per i bambini del multiculturale centro estivo della Marina a Cagliari. Un ultimo barlume di vacanza prima dell’inizio della scuola, da trascorrere in uno stabilimento balneare a Nora.

Peccato che nello stesso posto abbia deciso di “rilassarsi” anche una turista sui 50 anni, con figlia adolescente al seguito e un chiaro accento lombardo. Probabilmente infastidita dalla vivacità del gruppo, composto da una cinquantina di bambini e ragazzi tra i 5 e i 18 anni, sardi o di origini straniere, «ha passato l’intera mattinata e il primo pomeriggio a rivolgere epiteti offensivi, volgari, razzisti e sessisti a noi dell’équipe e, cosa peggiore, ai ragazzi, colpevoli secondo lei di rovinare l’atmosfera dello stabilimento». Lo racconta in un lungo post sfogo una delle educatrici del centro, Alessandra Atzori.

«Prima li ha chiamati “animali della giungla”, anche se erano tranquillamente seduti sotto gli ombrelloni a fare merenda», poi quando uno di loro è passato vicino al suo lettino, lo ha apostrofato con un «Se ripassi di qui ti prendo a calci in c**o». Non contenta, a un bimbo tunisino ha detto: «Sei talmente brutto che nemmeno ti rispondo», a un altro «Stai zitto, Dumbo, e vai a giocare con i tuoi amici strani». Non ha risparmiato neanche i sardi, a suo dire «abituati alla giungla». 

Inutili i tentativi delle educatrici (una delle quali sposata con un congolese) di evitare di alzare i toni e di rendere l’atmosfera pacifica: «La signora si avvicina solo per dire che avrebbero bisogno di “una bella passata di m***a di un n***o così vi rilassate”». Quando hanno provato a protestare con i responsabili dello stabilimento «le soluzioni proposte sono state quelle di spostarci noi in spiaggia libera o di fare giri impensabili per tornare alle nostre postazioni. Mai, in nessun modo, si è tentato di far ragionare quella donna completamente fuori di testa che ci ha rovinato la giornata. “Sapete, è nostra cliente da giugno…”».

«La domanda a cui cerco di rispondere da ieri è: la pecunia batte l’educazione? – si chiede Atzori -. Siamo rimasti 5 ore in compagnia di quella “signora” e abbiamo dovuto subire offese razziste, sessiste, oltre che gratuite nei confronti di ragazzini che avevano l’unica colpa di comportarsi da ragazzini. Non faccio il nome dello stabilimento perché non ho intenzione di scatenare polemiche, anche se in quello stabilimento non ci ero mai andata e sicuramente non ci rimetterò mai più piede». «Noi ogni giorno – è la chiosa finale – cerchiamo di insegnare ai nostri bambini e ragazzi a essere rispettosi di tutte le differenze e a essere tolleranti. Ieri hanno visto degli adulti che hanno cercato di difenderli (noi), altri che gli hanno dato contro solo perché non hanno la pelle bianca e altri ancora che hanno preso le difese di questa cretina solo perché li paga da tre mesi. Cosa avranno imparato da questa esperienza, oltre ad aver capito che se hai i soldi puoi permetterti tutto?».

Sorgente: Nora, bimbi della Marina ricoperti di insulti in spiaggia: «Tornate nella vostra giungla» – L’Unione Sarda.it

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20