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Secondo i pm e i giudici di primo grado l’ex membro della giunta Cirio ed esponente di Fratelli d’Italia pagò due boss per vincere le elezioni regionali

Giuseppe Legato

Si è conclusa stamattina, 20 giugno, la requisitoria della Dda di Torino al processo d’appello sulle cosche del Vibonese radicate nel quadrante sud-est della provincia di Torino. Tra gli imputati eccellenti figura l’ex assessore regionale di Fratelli d’Italia Roberto Rosso, già condannato in primo grado a 5 anni per voto di scambio politico mafioso. Rosso è accusato di aver pagato 7900 euro a due boss della ‘ndrangheta (Onofrio Garcea e Francesco Viterbo, già condannati per lo stesso reato in concorso con Rosso in via definitiva) in cambio di voti alle elezioni regionali del 2019 in Piemonte. Il magistrato Paolo Toso ha chiesto la conferma della condanna a 5 anni per Rosso così come per Mario Burló, ex vicepresidente delle Pmi (Piccole e medie imprese) già main sponsor della squadra di basket Auxiulium e di altre realtà sportive di primo piano. Burló, difeso dai legali Maurizio Basile e Antonio Ingroia, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e in primo grado è stato condannato a 7 anni.

Sorgente: ‘Ndrangheta, processo compravendita di voti: 5 anni per Rosso (FdI) – La Stampa

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