L’implosione del sommergibile Titan sarebbe avvenuta poche ore dopo la discesa: «OceanGate ha impiegato troppo per lanciare l’allarme»
Gli esperti spiegano che la situazione è poco chiara da un punto di vista legale per quanto riguarda eventuali risarcimenti. Negli Stati Uniti, dipende dalle leggi dello Stato dove l’azienda opera
«OceanGate ha impiegato troppo tempo per lanciare l’allarme», denuncia sul Telegraph la famiglia del miliardario britannico Hamish Harding , uno dei cinque passeggeri morti a bordo del sommergibile Titan.
Il ritardo di otto ore da parte della società prima di dare l’allarme per la sua scomparsa è «troppo lungo», ha detto Kathleen Cosnett, cugina di Harding. In realtà, i sensori della Marina americana avrebbero captato l’implosione del Titan poche ore dopo la sua discesa nell’Oceano domenica scorsa. Come ha spiegato il cofondatore di OceanGate Guillermo Soehnlein, la morte dei passeggeri è probabilmente avvenuta subito, quando si sono persi i contatti un’ora e 45 minuti dopo l’immersione. Ma si pone ugualmente il tema delle responsabilità legali in imprese così rischiose come le spedizioni turistiche in luoghi estremi come il Titanic.