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CANZONE PER ALFREDO COSPITO – MARCO CHIAVISTRELLI- Una canzone per Alfredo Cospito che sta facendo a rischio della sua stessa esistenza una coraggiosa protesta contro il 41 bis, il fenomeno orrido nell’ orrore più generale del carcere italiano, sovraffollato, claustrofobico, disumano, giungla per poverissimi emarginati stranieri respinti e consumatori di sostanze. Il 41 bis è tortura non “particolare” come quella dei regimi totalitari, ma generale ecosistemica di fondo. Ti chiude in celle di 2metri e mezzo per un metro e mezzo, una tomba è più spaziosa, e lo fa per 22 ore al giorno e per anni e anni. L’ora o le due ore d’aria eccola in un cubicolo verticale, una bara di cemento coperta sopra da spesse grate, niente luce. Le “tombe per vivi” sono spesso sotto il livello del mare o del suolo prive di qualsiasi luce vera, buie oltraggiose. Non c’è ventilazione spesso manca l’acqua calda, il water spesso alla turca dentro la cella. Ci sono testimonianza allucinanti di tortura dell’isolamento, della deprivazione sensoriale con i sensi che decadono, si spengono, la vista che si perde, la parola che non viene più. Rottura dei rapporti familiari rarissimi, con vetro. Non esce nulla di scritto nè entra. Niente libri scelti. Un lavaggio del cervello un umiliazione totale un inno alla claustrofobia all’essere murati vivi. I successi ottenuti con la lotta alla mafia? Certo tonnellate di boss pentiti che fuori difendono la famiglia coi loro mezzi dalla vendetta per le loro confessioni, mentre i picciotti i manovali si fanno tutta la pena o li sterminano la famiglia. Ma se poi funziona la tortura e la gente parla, che ipocrisia, che indifferenza, che sadismo, perchè non si usa apertamente e invece si criticano i paesi totalitari e non che la usano; la tortura funziona coi suoi elettrodi, lame roventi, affogamenti simulati, altrochè la gente parla e confessa. O meglio ancora la pena di morte: se uccido il primo il secondo terrorizzato canta come un fringuello! A Cospito hanno dato il reato fascista di strage politica neanche somministrato alle bestie che uccisero Falcone e Borsellino o agli stragisti neofascisti di Bologna, Brescia, Italicus.. Per questo va appoggiata la sua coraggiosa lotta contro un demone che inquina la nostra democrazia. Se posso capire la destra dietro a queste posizioni di conservazione del 41 bis, mi fa tristezza rabbia nausea il vedere i Pd abbarbicato a queste posizioni disumane, un partito che in qualche modo doveva provenire da una storia progressista, democratica e umanitaria, che cita spesso la nostra costituzione che dice esplicitamente che la pena non deve avere tratti annientanti disumani e invalidanti e tendere alla riabilitazione e rieducazione del condannato. Poveri padri costituenti!

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