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C’è un tema che, seppur proiettato al 2026, può innestarsi già oggi nel clima di sfiducia ampiamente diffuso. Ed è la riforma del catasto. Nessuno pagherà più tasse, ha più volte assicurato il governo. Ebbene, Confedilizia in un post sui social ha evidenziato che, dalla normativa in cantiere, una stangata fiscale potrebbe addirittura abbattersi sulla prima casa. Molte abitazioni, infatti, vedrebbero applicata, contrariamente ad oggi, la temutissima Imu. In che modo? «L’Imu – spiega il post – colpisce attualmente le prime case solo se considerate “di lusso”. Con l’attuale catasto, hanno questa connotazione le unità immobiliari di categoria catastale A/1, A/8 e A9». E qui si inserisce il rischio: «con i nuovi inquadramenti catastali, le modalità di individuazione delle abitazioni considerate “di lusso” potrebbero portare a risultati molto diversi dagli attuali, con l’inclusione nella tipologia “di lusso” di un numero maggiore di unità immobiliari». Impossibile, al momento, fare una stima sull’entità di quella che potrebbe essere una nuova tagliola nelle tasche delle famiglie, perché occorre aspettare la definizione precisa dei criteri.

Sorgente: Stangata Imu per la prima casa degli italiani. La riforma di Mario Draghi è un salasso – Il Tempo

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