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Una delle due, una sedicenne, era stata ferita al volto con un tirapugni. Il regolamento di conti davanti all’Istituto Alberghiero era stato filmato: il video era diventato virale in poche ore

Un breve video, 24 secondi, che mostra immagini agghiaccianti. Una ragazza che picchia una coetanea afferrandola per i capelli e sbattendole il capo contro la cancellata. Il sangue sulla fronte, le urla. E attorno grida e adolescenti che filmano, incalzano. Una ragazzina urla: «Pestala, pestala sta put….Claudia». Un’altra: «Sangue…, sangue..». Immagini e parole che, a vederle oggi fanno male e raccontano di un disagio sempre più diffuso tra gli adolescenti. «Dopo Taranto ora Sassari, ancora una rissa tra ragazze. Che schifo» twitta una studentessa.

I fatti erano accaduti il 25 gennaio scorso. E quel video girato all’esterno dell’Istituto Alberghiero di Sassari, è diventato virale in pochi minuti sui social e sul web. Una ragazza di 16 anni era stata violentemente colpita da una sua coetanea con un tirapugni, sotto lo sguardo a tratti persino divertito delle loro compagne di scuola che, invece di bloccarle, le hanno filmate per poi diffondere il video sui social network. Come previsto e prevedibile, il video ha raggiunto immediatamente decine di migliaia di persone. La polizia ha poi individuato le due ragazzine. E le due adolescenti – come riporta La Nuova Sardegna – erano state raggiunte venerdì scorso da un provvedimento restrittivo da parte del giudice che prevede il collocamento all’interno di due comunità e, di conseguenza, l’allontanamento da casa e dai genitori. Torneranno a Sassari i prossimi giorni per comparire davanti al giudice delle indagini preliminari del Tribunale dei minori, scrive ancora la Nuova Sardegna.
La violenta rissa si era verificata davanti al cancello dell’istituto di Santa Maria di Pisa e fuori dall’orario scolastico, ma la scuola ha scelto di prendere comunque una posizione.

La reazione della scuola: così il giorno dopo la rissa

La note e le parole di “Imagine” dei Beatles fanno da sottofondo al flash mob composto messo in scena stamattina dagli studenti e dai docenti dell’Istituto Alberghiero di Sassari per dissociarsi da qualunque forma di violenza e dire che, no, i ragazzi della scuola non vogliono essere associati alla rissa scoppiata due giorni fa all’uscita delle lezioni fra due studentesse e con i video virali che hanno fatto il giro dei sociale del web. Rissa per cui sono indagate oltre alle due ragazze sedicenni (una delle quali armata con un tirapugni), anche altre due maggiorenni. La loro posizione è al vaglio delle Procure di Sassari e dei minorenni, che dovranno valutare le responsabilità sui riscontri acquisiti dalle indagini svolte dagli agenti della Squadra Mobile della Questura sassarese. Nei sopralluoghi davanti alla scuola e nelle perquisizioni a casa delle indagate, gli agenti hanno trovato e sequestrato anche uno sfollagente e una pietra, entrambi usati durante la rissa, che sarebbe solo l’ultima di una scia di scontri fra le due contendenti. Contro questa violenza gli studenti e i professori dell’Alberghiero si sono voluti opporre: «Abbiamo scelto Imagine dei Beatles perché è una canzone che parla di umanità e di rispetto, e il rispetto fra le persone è ciò che deve essere al primo posto nella vita di tutti i giorni», dice Sara Manunta, rappresentante degli studenti riuniti nella palestra per il flash mob. «Insieme con i ragazzi abbiamo voluto prendere le distanze da questi episodi di violenza in cui i nostri studenti non si riconoscono per nulla», spiega la dirigente scolastica, Antonietta Piras. «Purtroppo questi casi sporadici accadano in tutte le scuole, ed è importante reagire nel modo giusto. Noi formiamo i ragazzi per la professione e per il mondo del lavoro, la violenza non ci appartiene e non appartiene ai nostri studenti».

Sorgente: Sassari, rissa tra studentesse: il giudice le toglie ai genitori – La Stampa

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