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Dopo un sabato “di fuoco” in cui migliaia di utenti, ma forse centinaia di migliaia, sono stati limitati da Facebook nelle condivisioni, naturalmente è diventato virale l’hashtag Facebook Down.


Improvvisamente, senza nessun preavviso e senza alcuna spiegazione da parte del colosso di Zuckerberg, gli account personali non hanno più potuto condividere e diffondere post e link e i gestori delle pagine non sono più riusciti a pubblicare.
Messenger non funziona e anche Instagram boccheggia.
Il messaggio di Facebook è sempre lo stesso:
Il tuo account è momentaneamente soggetto a restrizioni. Ti è stato temporaneamente impedito di condividere link. La restrizione durerà fino alla seguente data: domani alle ore X“.
Ma le ore X sono state soggette a proroga anche domenica 4 luglio.
E senza spiegazioni.
Cosa sta succedendo?
Subito il sito bufale.net si era precipitato a “rassicurare” gli utenti, che denunciavano censura, affermando che dalle proprie ricerche non risultava alcuna anomalia, che è normale che facebook limiti lo spam.
Dopo una giornata di proteste, di denunce e dichiarazioni degli utenti, oggi bufale.net ammette che quello che sta succedendo è molto strano, poiché sono stati colpiti account, di ogni tipologia, dai gattini ai vaccini, da quelli politici di qualsiasi tendenza a semplici foto di nascite e compleanni.
Si suppone, ammette il sito, un possibile bug.

 

Di poco fa l’ultimo aggiornamento sul sito Web Indian Express:

“Facebook Inc ha detto di aver risolto un problema tecnico che ha causato ad alcuni utenti problemi di accesso a Facebook, Messenger, Workplace e Instagram sabato.

“Abbiamo risolto il problema il più rapidamente possibile per tutti coloro che sono stati impalati e ci scusiamo per qualsiasi inconveniente”, ha detto un portavoce a Reuters.

Facebook, Instagram e Messenger erano in Down per migliaia di utenti sabato, secondo il sito web di monitoraggio delle interruzioni Downdetector.com.
Downdetector conserva traccia delle interruzioni raccogliendo le relazioni sullo stato da una serie di origini, inclusi gli errori inviati dall’utente sulla sua piattaforma. Le interruzioni potrebbero interessare un numero maggiore di utenti”.

Sorgente: Facebook down o censura preventiva? – WORLD AFFAIRS – L’Antidiplomatico

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