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“Salvini è nostro eroe perché da ministro ha fermato i migranti”, dice Viktor Orbán al termine del vertice di Budapest con il leader della Lega e il premier polacco Mateusz Morawiecki. Ma le lusinghe del premier ungherese verso Matteo Salvini non sono la novità dell’incontro a tre. La novità è che il leghista sia riuscito, tramite l’amico Orbán, a ottenere ‘udienza’ con Morawiecki, esponente del Pis di Jaroslaw Kaczynski. I tre annunciano un progetto di lunga gittata, dicono di puntare al “rinascimento europeo”, intanto puntano a ipotecare il Ppe spingendolo più a destra. Ma, per capire, vale la pena chiedersi: cosa è cambiato dal gennaio 2019, quando Kaczynski accettò di incontrare Salvini a Varsavia ma respinse con decisione il suo invito a formare un gruppo unico di sovranisti al Parlamento europeo, per via dei suoi legami con Putin?

In Polonia ancora se lo ricordano, tanto che Morawiecki è finito nel mirino dell’opposizione per la sua trasferta a Budapest. “Invece di dare spiegazioni alla Commissione Europea sulle violazioni dell’indipendenza dei giudici, Morawiecki se ne va in Ungheria a giocare con gli ammiratori di Putin: Orbán e Salvini”, dice Borys Budka, deputato e presidente del partito ‘Piattaforma civica’, ex ministro della giustizia. Budka fa riferimento alla procedura aperta proprio ieri dalla Commissione Ue in Corte di giustizia europea per via della legge polacca che viola l’indipendenza della magistratura.

Ad ogni modo, nella sua nuova veste di sostenitore del governo Draghi, Salvini ha messo da parte i flirt politici con Mosca. In più, agli occhi del Pis, è diventato più degno di attenzione, proprio in quanto partner di uno dei governi più influenti in Europa in questo momento. E poi c’è il fatto che Kaczynski non può dire di no a Orbán, dati i rapporti stretti tra Polonia e Ungheria, i due governi dell’est che a dicembre piantarono il veto contro il Recovery fund, mettendo alle strette il resto d’Europa e riuscendo a ottenere concessioni sul legame tra l’erogazione dei fondi e il rispetto dello stato di diritto. Bella forza, basata sulla debolezza delle democrazie liberali europee.

Sorgente: Salvini e Orbán hanno un obiettivo: spostare a destra il Ppe | L’HuffPost

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