0 7 minuti 3 anni

La procura mette sotto inchiesta i vertici di Comune e Regione, presenti e passati. La sindaca: “Il nostro lavoro riconosciuto anche dall’Ue è sotto gli occhi di tutti”. Il governatore: “Per noi l’ambiente è priorità assoluta”. Il leader leghista: “Inquisiti per inquinamento? Mah…”

I sindaci Chiara Appendino e Piero Fassino, e i governatori del Piemonte Alberto Cirio e Sergio Chiamparino, ma anche i loro assessori all’ambiente, Stefania Giannuzzi e Alberto Unia, Enzo Lavolta, Alberto Valmaggia e Matteo Marnati: tutti indagati. Nel pomeriggio è arrivata a tutti la solidarietà del leader leghista Matteo Salvini: “La mia solidarietà agli ‘indagati’ e alle migliaia di amministratori pubblici che ogni giorno svolgono con impegno e passione il loro lavoro. ‘Indagati’ per inquinamento? Mah…”.

 

Devono rispondere di non aver adottato sufficienti misure, soprattutto in tema di traffico automobilistico e riscaldamento invernale, per contrastare l’inquinamento da smog che dal 2015 a oggi ha portato l’aria di Torino a essere ripetutamente maglia nera in Italia. I nove avvisi di garanzia sono stati notificati oggi dal pm Gianfranco Colace e dall’aggiunto Vincenzo Pacileo che da tempo indagano su cosa sia stato fatto e su cosa si sarebbe potuto fare per tutelare la salute dei cittadini.

 

Nel 2017 in procura a Torino era stata avviata un’inchiesta per “inquinamento ambientale“: un ecoreato entrato in vigore nel maggio del 2015. Il fascicolo era stato aperto dopo l’esposto presentato dall’avvocato Marino Careglio per conto di Roberto Mezzalama, esperto in valutazioni ambientali e oggi presidente del “Comitato Torino Respira”.

 

Nella denuncia si elencavano sia i dati sull’inquinamento atmosferico registrati dalle centraline dell’Arpa, sia le disposizioni che altrove in Italia e anche all’estero erano state messe in atto per combattere lo smog. Dalle consulenze era emerso che gli alti livelli di Pm10 e biossido di azoto “provocano 900 morti all’anno e riducono la speranza di vita dei cittadini di 22,4 mesi”.

 

Gli avvisi di garanzia di oggi segnano un passo avanti per l’inchiesta sullo smog a Torino, dopo uno stop durato anni, quando il fascicolo era arrivato sulla scrivania dell’allora procuratore capo Armando Spataro ed era rimasto fermo senza che fossero presi dei provvedimenti.

 

Nel frattempo il comitato Torino respira aveva presentato una lunga serie di integrazioni all’esposto, aggiornandolo con nuove ricerche, nuove misurazioni e, in particolare nell’ultimo periodo, era stato inserito un raffronto tra l’inquinamento della città prima della pandemia e quello durante il lockdown totale della scorsa primavera, quando il traffico si era ridotto quasi a zero e i valori di sostanze inquinanti nell’aria erano precipitati, a dimostrazione, secondo gli ambientalisti, del ruolo che ha la circolazione delle auto nella composizione dello smog.

 

Eppure qualcosa città e regione avevano fatto, Ztl e semafori per il blocco del traffico, per esempio, ma, secondo i firmatari dell’esposto, con troppe deroghe, orari troppo limitati e soprattutto scarsissimi controlli – solo 39 multe nel 2015 e 137 nel 2016 – per chi non rispettava i divieti alla circolazione. Ma nemmeno erano stati fatti adeguati controlli sul riscaldamento delle case, per verificare che non si superasse la temperatura imposta.

 

“Questa mattina abbiamo ricevuto un invito a comparire – dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati – nell’ambito di una inchiesta per fatti che partono dal 2015. Trattandosi di una contestazione fondata esclusivamente su elementi di carattere tecnico e scientifico, abbiamo dato mandato alla Direzione regionale Ambiente e all’Arpa di predisporre tutta la documentazione che comprova come la Regione abbia sempre operato nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea, non solo per dovere di legge ma anche perché la qualità dell’aria e il rispetto dell’ambiente rappresentano una priorità assoluta”.

 

“Porteremo tutto il lavoro svolto e le iniziative intraprese a difesa della qualità dell’aria sul tavolo del magistrato che sta svolgendo le indagini, il lavoro di questa amministrazione a difesa della qualità dell’aria, dell’ambiente e della sostenibilità è sotto gli occhi di tutti – ha detto la sindaca di Torino Chiara Appendino – Gli sforzi e le iniziative messe in campo in questi anni ci sono stati riconosciuti anche a livello europeo”.

 

“Apprendo di essere destinatario, insieme ad altri amministratori, di un avviso di garanzia relativo a reati ambientali è la reazione di Piero Fassino –  Ne sono sconcertato e stupito perché la mia amministrazione ha sempre optato per la tutela della qualità ambientale della città. In ogni caso quando conoscerò su quali addebiti è fondato l’avviso di garanzia, nel merito risponderò nelle sedi opportune”.

 

“In merito alla gestione degli interventi di contrasto all’inquinamento sono assolutamente tranquillo – commenta l’ex presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino – Pur avendo affrontato una situazione ampia e complessa ritengo di avere sempre lavorato per ridurre l’inquinamento e per migliorare la qualità ambientale della nostra Regione e di essermi impegnato per tutelare il Piemonte insieme alle altre Regioni dell’area padana; quando mi saranno mossi gli specifici addebiti risponderò nelle sedi preposte”.

 

“Provo un senso di stupore nel vedermi indagato insieme ad altri amministratori in un procedimento che mette in discussione l’impegno per l’ambiente e il rovesciamento del paradigma contro lo smog e per l’aria pulita in città – dice Enzo Lavolta, vicepresidente del consiglio comunale di Torino e aspirante candidato sindaco per il centrosinistra – E’ una materia complessa che abbiamo affrontato sempre con attenzione determinazione e impegno. Con risultati concreti. Evidenze che mostrerò agli organi competenti e che tuttora rappresentano un pallino irrinunciabile della mia azione politica”.

Sorgente: Torino, smog: avvisi di garanzia per Appendino, Cirio e vecchi vertici – la Repubblica

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20