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La sanzione disciplinare alla professoressa Rosa Maria Dell’Aria è illegittima e adesso le sarà restituito anche lo stipendio di 15 giorni di sospensione, mentre è stata rigettata la richiesta di risarcimento danni di 10mila euro.

Il tribunale del lavoro di Palermo ha accolto il ricorso dei legali della docente palermitana del tecnico industriale Vittorio Emanuele III, che l’anno scorso era stata sospesa per 15 giorni, dopo che i suoi studenti, durante le celebrazioni della giornata della memoria del 2019, con un lavoro in power point, avevano accostato le leggi razziali del 1938 al Decreto Sicurezza sull’immigrazione dell’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Il giudice ha riconosciuto tutte le ragioni del nostro ricorso – dice Alessandro Luna, figlio e avvocato della docente, che ha seguito il caso insieme al collega Fabrizio La Rosa – non solo la docente ha esercitato la libertà di insegnamento nel fornire il materiale didattico, ma non sussiste nemmeno la culpa in vigilando sull’operato dei suoi alunni, perché se avesse controllato il contenuto dei loro lavori avrebbe violato la loro libertà di pensiero tutelata dalla Costituzione”.

Il caso era esploso a maggio scorso, quando la docente di italiano e storia era stata sospesa per due settimane, al termine dell’iter disciplinare avviato con un’ispezione dall’ufficio scolastico provinciale di Palermo, dopo che per la Giornata della Memoria del 27 gennaio del 2019 i suoi studenti avevano accostato le leggi razziali del ’38 al decreto sicurezza.

E subito era diventato un caso politico con la mobilitazione del mondo della scuola, della società civile e delle opposizioni in Parlamento contro il governo Cinque Stelle-Lega, che erano culminate con l’incontro, in prefettura a Palermo, tra l’ex ministro degli Interni Matteo Salvini, accompagnato dall’ex ministro dell’Istruzione della Lega Marco Bussetti, con la professoressa Dell’Aria e i suoi legali.

All’incontro ufficiale erano seguite le promesse di revocare la sanzione che non si erano concretizzate né con il governo giallo-verde, né dopo, quando è nato il governo Cinque Stelle-Pd. Fino al ricorso della docente contro la sanzione e l’accoglimento delle tesi dei suoi avvocati da parte del tribunale del Lavoro di Palermo. Adesso l’ufficio scolastico provinciale e il Miur potranno ricorrere entro trenta giorni.

Sorgente: Prof sospesa per le critiche a Salvini: sanzione annullata e stipendio restituito – la Repubblica

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