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Via libera del Consiglio dei ministri al “decreto Ristori” nato con lo scopo di compensare le misure restrittive contenute nell’ultimo Dpcm in materia di contrasto al Covid-19. «Io ho firmato il Dpcm, all’una di notte circa, solo quando siamo stati sicuri che queste risorse c’erano» ha detto il premier Giuseppe Conte che ha spiegato come il provvedimento «vale complessivamente oltre 5 miliardi».

Tra le misure spunta anche un finanziamento da 30 milioni di euro per consentire a medici di base e pediatri di eseguire “tamponi antigenici rapidi” e il servizio nazionale per il “contact tracing” e lo stop ai pignoramenti immobiliari fino alla fine dell’anno.

Conte: lavoriamo per evitare il lockdown

I ristori a fondo perduto «arriveranno sul conto con bonfico dell’agenzia delle entrate, è il modo più efficace, confidiamo che a metà novembre chi ha aderito alla prima edizione potrà riceverlo, subito dopo anche gli altri» ha detto il presidente del Consiglio che è tornato a sollecitare il rispetto delle misure di sicurezza per avere «buone possibilità di affrontare dicembre con una certa serenità, senza un sistema sanitario sotto stress. In caso contrario ci troveremo di fronte alla necessità di un lockdown, dobbiamo scongiurarlo». E ancora, alla domanda se si possa escludere l’ipotesi di un lockdown, Conte ha risposto così: «Stiamo lavorando per evitarlo. Per farlo dobbiamo operare adesso, senza ulteriore indugio, delle scelte che sono dolorose».

Il premier ha poi escluso il ricorso a ulteriore tassazione: «Il nostro sforzo di tutte le misure che mettiamo in piedi è di non introdurre nuove tasse, stiamo facendo uno sforzo incredibile per non introdurre nuove tasse, già questo è un grande risultato. Vogliamo la pace sociale».

Gualtieri: decreto rapido, semplice e efficace

Un decreto «contrassegnato da rapidità, semplifica ed efficacia» ha affermato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri: «Il contributo a fondo perduto – ha spiegato – sarà erogato automaticamente a oltre 300mila aziende che già lo hanno già avuto, e quindi contiamo per metà novembre di avere tutti bonifici effettuati da parte dell’Agenzia delle entrate».

Gualtieri ha poi spiegato che gli importi che verranno erogati tramite il Dl RIstori sono «significativi»: «L’importo medio per i ristoranti fino a 400.000 euro di fatturato – ha detto Gualtieri a titolo esemplificativo – è di 5.173 euro. Per quelli fino a un milione di fatturato, 13.920 euro; quelli fino a cinque milioni di fatturato 25.000 euro». Inoltre per sale da concerto e teatri «l’importo per la fascia più bassa sarà circa 5.000 euro, per quella media di circa 13.900 euro» e fino a 30mila euro medi per i fatturati maggiori.

ECCO CHI RICEVERÀ GLI AIUTI [ la tabella è visibile sul sito sorgente…]

Sorgente: Decreto ristori, ecco le categorie che hanno diritto agli indennizzi e quanto prenderanno – Il Sole 24 ORE

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