Attimi di tensione con i militanti che presidiavano la casa: “Decisione assurda e ingiusta”
di CRISTINA PALAZZO
Annunciato, l’arresto della portavoce No Tav è scattato nella notte. Alcuni agenti della Digos si sono presentati a casa sua, a Bussoleno. Dana Lauriola è stata prelevata per essere trasferita in carcere, alle Vallette di Torino Ci sono stati dei momenti di tensione con il gruppo di No Tav che da quando è diventato noto l’ordine di carcertazione presidiavano l’abitazione della militante valsusina. Ma si sono risolti in breve tempo.
L’attivista, 38 anni, dovrà scontare una condanna di due anni per i fatti avvenuti nel 2012 quando durante la protesta fu bloccato il casello stradale di Avigliana. La notizia della condanna, per cui sono state rifiutate le pene alternative proposte dalla difesa, è è arrivata nei giorni scorsi e da allora fuori dall’abitazione gli attivisti del movimento hanno organizzato un presidio fisso “in attesa che vengano a prenderla”.
Dana Lauriola
Da giorni decine di NoTav erano a Bussoleno – davanti alla casa dove Dana vive con i suoi gatti – per protestare contro una decisione considerata “assurda e ingiusta”. Questa notte quando la polizia è arrivata per eseguire l’ordine, è partito l’appello sui social e si sono radunati in 40 circa: “La polizia è arrivata di fronte a casa di Dana, un intero quartiere di Bussoleno è militarizzato, ma si riesce ancora a raggiungere il presidio permanente attraverso le vie adIacenti”. Hanno parlato di “un blitz in pieno stile per portare in carcere una donna, una compagna la cui unica colpa sarebbe quella di aver gridato le motivazioni del nostro No al Tav in un megafono. Ma noi siamo qui al suo fianco, non la lasceremo sola e non faremo passare liscia questa ennesima ingiustizia del forte sul debole”.