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Dai bar ai ristoranti, dalle palestre alle autoscuole: cosa prevede il decreto

Il decreto è firmato, i protocolli sono stati allegati, l’Italia che riapre ha regole fisse e disposizioni che ogni governatore o sindaco potrà decidere. Sono due i numeri che segneranno i prossimi mesi per limitare il contagio da coronavirus: uno, il metro di distanza minima da tenere, e 37,5 la temperatura oltre la quale sarà vietato uscire di casa o fare ingresso in qualsiasi posto. Rimane in vigore il divieto di assembramento. Per tutte le attività che ripartono «Regioni e Province autonome devono aver preventivamente accertato la compatibilità con l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori» e aver «individuato protocolli o linee guida per ridurre i rischi». Indicazioni che verranno riviste se la curva epidemica subirà variazioni.

Anziani e persone fragili

Non ci sono categorie per le quali scattano particolari divieti ma «è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità, ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione o dimora fuori dai casi di stretta necessità».

L’obbligo di mascherina

Mascherine e guanti sono ormai indispensabili. Nel provvedimento è sottolineato che «è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso accessibili al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto, e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza. Non sono soggetti all’obbligo i bambini al di sotto dei sei anni, nonché i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e anche i soggetti che interagiscono con loro».

I viaggi all’estero

Dal 3 giugno apertura di alcune frontiere e dunque «non sono soggetti ad alcuna limitazione gli spostamenti da e per: Stati membri dell’Unione europea; Stati parte dell’accordo di Schengen; Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord; Andorra, Principato di Monaco; Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano».

Buffet vietati

Nei ristoranti la distanza tra i clienti, anche ai tavoli, deve essere di un metro, che può essere ridotta se ci sono separatori. Si deve privilegiare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle persone che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. Nei locali non può entrare un numero di persone più alto dei posti a sedere. Si devono privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni e viene sospeso il pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico. La consumazione a buffet non è consentita. Il personale deve utilizzare la mascherina. I clienti devono indossarla se non sono seduti al tavolo.

Capelli, lavaggio obbligatorio

Dal barbiere si può consentire l’accesso dei clienti solo su prenotazione e mantenere l’elenco dei clienti per 14 giorni. All’ingresso potranno esserci termoscanner. La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo del trattamento. Obbligatorio il lavaggio dei capelli. Deve esserci almeno un metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. Per i servizi di estetica, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola.

Prova dei vestiti con i guanti

Nei negozi fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Gli accessi dovranno dunque essere scaglionati. Potranno essere ampliate le fasce orarie di apertura. Uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di acquisto, particolarmente per alimenti e bevande, ma anche per la prova degli abiti. All’esterno si dovrà stare in fila e distanziati.

Nei centri commerciali

Prima dell’ingresso nei centri commerciali i clienti potranno essere sottoposti alla misurazione della febbre. Gli accessi saranno scaglionati in modo da evitare assembramenti e negli ascensori si potrà entrare soltanto se si riesce ad assicurare il mantenimento di almeno un metro tra i clienti. Bisognerà differenziare i percorsi di entrata e di uscita. Nei mercati rionali va posizionata la segnaletica (orizzontale e/o verticale) nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita per favorire il rispetto del distanziamento. Si devono usare mascherina e guanti soprattutto per acquistare alimenti.

Sorgente: Bar, parrucchieri,palestre, negozi di vestiti: cosa cambia da oggi