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“Un’operazione della rilevanza strategica enorme quale quella dell’uccisione del generale Soleimani, condotta con i droni, coinvolge necessariamente la base di Sigonella, che insieme alla stazione di Ramstein in Germania ha un ruolo centrale nella gestione degli aerei senza pilota e nei nuovi sistemi di guerra automatizzati. Questo dovrebbe porre dei pressanti problemi di ordine politico, ma anche Costituzionale al governo e al Parlamento. Invece c’è il silenzio“. Lo dice Luca Cangemi della segreteria nazionale del Pci.Il drone utilizzato dagli Stati Uniti per mettere a segno l’attacco mortale contro il generale iraniano Qassem Soleimani è l’MQ-9 Reaper, originariamente conosciuto come Predator B. Secondo altre fonti, invece, il raid sarebbe stato condotto congiuntamente dall’MQ-9, da un altro drone – l’MQ-1C Grey Eagle – e da un elicottero d’attacco AH-64E Guardian dell’esercito americano.

Sorgente: Attacco USA all’Iran: il drone proveniva dalla Sicilia? Bocche cucite a Sigonella :ilSicilia.it

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