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di Andrea Ducci e Claudia Voltattorni

Interventi per 31 miliardi e nessun aumento dell’Iva

La manovra per il 2020 vale oltre 31 miliardi. La componente più importante è quella relativa al disinnesco delle clausole di salvaguardia, che avrebbero fatto aumentare iva e accise per un valore di circa 23 miliardi. L’elenco delle micro tasse è composto soprattutto da interventi denominati plastic tax, sugar tax, tassa sulla fortuna, Robin tax e stretta sulle auto aziendali. Nel caso delle vetture concesse come fringe benefit l’aumento della tassazione, dopo le prime ipotesi e lo scontro all’interno della maggioranza, è stato rivisto quasi azzerandone gli effetti. Anche le nuove tasse su bevande zuccherate e su imballaggi e contenitori in plastica sono state ammorbidite in termini di prelievo (la plastic tax, per esempio, garantirà 140 milioni nel 2020, ma doveva assicurare inizialmente 1 miliardo). Il governo dopo una serie di vertici di maggioranza ha stabilito di farle scattare con maggiore gradualità, introducendole nel corso del 2020, anziché dal 1° gennaio. La tassa sulla fortuna è di fatto una stangata con un prelievo del 20% sulle vincite al gioco superiori a 500 euro, e compensa con i suoi 308 milioni di gettito la necessità di non stringere troppo su sugar e plastic tax. Aumenta al 27,5% l’addizionale Ires a carico dei concessionari attivi nel settore trasporti. (An.Duc.)

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Sorgente: corriere.it

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