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Il sindaco di Parma è pronto a sostenere la ricandidatura dell’attuale presidente dem della Regione, ma prende le distanze dall’ipotesi di un’intesa forzata con i cinquestelle

Ho firmato con duecento sindaci a favore di Bonaccini. Per me ha lavorato bene e deve andare avanti”. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti non ha dubbi sul bis del governatore.

Il suo partito, Italia in Comune, sta ancora valutando se fare una lista sua o se entrare nella lista civica del presidente, ma in ogni caso l’ex 5 Stelle sarà della partita. L’unica cosa che potrebbe convincerlo a “tenersi in disparte”, è l’accordo forzato col Movimento 5 Stelle, che Bonaccini ancora insegue nonostante i ripetuti no di Luigi Di Maio: “D’accordo voler unire, ma dopo che ti hanno detto di no una volta, due volte, tre volte, basta così. Anche perché in Emilia Romagna i grillini non sono improvvisamente diventati statisti. Sono sempre quelli che dicevano no a tutte le infrastrutture”.

Pizzarotti, però col Movimento 5 Stelle Bonaccini avrebbe più probabilità di vincere. O no?
“Non è nemmeno detto. A volte in politica la somma fa meno dei suoi addendi. So che il Pd fa un ragionamento di somma algebrica: col 5-7% dei grillini si vince. Ma si è visto già a Roma e in Umbria che questo ragionamento non funziona. Il governo non porta avanti tematiche comuni, ma cerca di sopravvivere per non andare al voto e arrivare alla elezione del Capo dello Stato. Allo stesso modo, in Emilia Romagna quale alleanza di valori può esserci tra il Pd e i grillini, dopo tutti i no che hanno detto in questi anni a tanti progetti?”.

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E quindi cosa bisogna fare secondo lei? Tentare di andare solo col centrosinistra?
“Bisogna innanzitutto avere coraggio. Avere un’idea di regione. Io ho detto dalle politiche del 2018 che il Pd è morto. Non lo dico per cattiveria, ma perché il Pd non riesce a sviluppare una propria posizione su tanti temi”.

Per ora con il Movimento 5 Stelle si è discusso di ambiente, anche se la tassa sulla plastica colpisce molte aziende Emiliano Romagnole. Lo stesso Bonaccini ha chiesto di modificarla.
“Su questo non sono d’accordo. Io sarei addirittura per la Carbon tax, che certamente farebbe arrabbiare le aziende elettriche e i cittadini, ma che è necessaria se vogliamo davvero fare passi avanti sull’ambiente. Allo stesso modo, non si può sempre fermare tutto perché c’è una scadenza elettorale. La plastic tax sancisce un principio, se ci si ferma perché si va al voto, poi non si andrà mai avanti. All’estero le cose procedono: la quarta corsia della autostrada di Francoforte è totalmente elettrificata: noi quando ci arriviamo?”.

Lei pensa che se cade l’Emilia Romagna cadrà anche il governo? O finirà solo il Pd?
“Di certo il governo non può cadere prima che sia stata fatta una legge elettorale. Quanto al Pd certo serve che cambi. Zingaretti è moderato, va d’accordo con tutti e riesce a tenerlo a galla, ma il partito è come una vasca piena di buchi. Perde pezzi e perde acqua. L’alleanza con i 5 Stelle serve a tappare qualche buco, ma appena ci si muove l’acqua continua a uscire”.

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Salvini è già stato a Parma e promette di battere palmo a palmo la regione. Il Pd deve fare altrettanto?
“Sì, senz’altro. Io guardo a Parma, dove la Lega fa un banchetto ogni sabato mattina, cascasse il mondo. Il Pd non ne fa mai. Poi certo, il Pd ha i circoli, ma se un circolo ha tre persone che si parlano addosso a che serve? Meglio fare un circolo per città con trecento persone e poi stare in strada, in mezzo alle persone. Salvini c’è già”.

Sorgente: Emilia Romagna, Pizzarotti: “Sto con Bonaccini, ma no ad accordo M5s-Pd” – Repubblica.it

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