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“Lo aspettavo da tempo, ci speravo da tempo. Ancora mi devono materialmente notificare il provvedimento e fin quando non lo vedo, non ci credo” dice commosso l’ex sindaco che potrà così assistere il padre gravemente malato

REGGIO CALABRIA – È finito l’esilio di Mimmo Lucano. Su richiesta dei legali dell’ex sindaco di Riace, e nonostante il parere negativo della procura, il tribunale ha revocato l’ordinanza del Riesame che dal 16 ottobre scorso ha consentito a Lucano di viaggiare in tutta Italia, ma non di tornare a casa sua, nell’ormai ex borgo dell’accoglienza. Accompagnato da uno dei suoi avvocati, Andrea Dacqua, l’ex sindaco è arrivato a Riace attorno alle 16. Una piccola folla lo attendeva in piazza, nei pressi del Municipio, ma Lucano si è fermato solo per un brevissimo saluto. “Ora torno, fatemi andare a casa un attimo” ha gridato. Aveva fretta di tornare a casa ad abbracciare il padre. “Ma davvero ti hanno liberato o è solo un permesso? Puoi rimanere qui sempre” gli ha chiesto l’anziano appena lo ha visto, quasi incredulo. Costretto a letto dopo l’ultimo ricovero, ma lucidissimo, Roberto Lucano aspettava  con ansia l’arrivo di quel figlio – “il più ribelle” specifica- che era abituato a vedere ogni giorno e che per 11 mesi ha potuto solo incontrare per qualche ora e sempre lontano da casa. “Sono qua papà, ora vedi come ti riprendi” ha continuato a ripetergli Lucano, commosso.

Fino alle 14, quando gli è stato materialmente notificato il provvedimento, l’ex sindaco non si è sbilanciato. “Fin quando non lo vedo, non ci credo” ha ripetuto a chiunque. Un pizzico di scaramanzia o la voglia di rimanere con i piedi per terra dopo tante speranze deluse, che tuttavia non riuscivano a nascondere la contentezza per una decisione attesa da tempo. Quando la notizia lo ha raggiunto, Lucano era a Caulonia, a una manciata di chilometri da Riace. . È lì, a pochi minuti di auto dal paese, che ha trascorso i mesi di esilio ed è lì che uno dei suoi avvocati gli ha ordinato di attenderlo, probabilmente per accelerare la procedura di notifica. Un passaggio tecnico per rendere esecutiva la decisione del tribunale. “Non so cosa farò per prima cosa, probabilmente andrò da mio padre. Voglio rivedere Riace, voglio rivedere casa mia”.

Anziano e gravemente malato, il genitore di Lucano è stato dimesso pochi giorni fa dall’ospedale di Catanzaro, dove è stato ricoverato dopo un peggioramento delle sue condizioni. Proprio per permettere a Lucano di assistere l’anziano genitore il comitato 11 giugno, che da tempo sostiene l’ex sindaco di Riace, ha promosso una petizione che ha raccolto oltre 90mila firme. Con quell’appello, si invocava un “gesto umanitario” del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per permettere a Lucano di far ritorno a casa.

rep

Finito ai domiciliari il 2 ottobre scorso per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e irregolarità nella gestione della differenziata, affidata in via diretta a due cooperative sociali del paese, Lucano dal 16 ottobre scorso è stato esiliato da Riace. Per decisione del Riesame di Reggio Calabria, i domiciliari sono stati convertiti in divieto di dimora che si è protratto fino ad oggi. Inutilmente la Cassazione aveva sconfessato la decisione, ordinando ai giudici reggini di rivedere la propria decisione alla luce di una serie di indicazioni. Nonostante le indagini a carico di Lucano fossero all’epoca chiuse da tempo, il Tribunale di Reggio ha infatti confermato la misura, ritenendo Lucano “politicamente pericoloso” e in grado di influire sull’amministrazione nonostante fosse da tempo sospeso dalla carica di sindaco.

Una decisione contro cui i legali di Lucano, Andrea Daqua e Antonio Mazzone, hanno fatto ricorso e su cui la Cassazione è stata chiamata a pronunciarsi nuovamente. Proprio per questo, il Tribunale di Locri, del processo che oggi vede imputato Lucano, insieme ad altri 25 collaboratori del “modello Riace”, il presidente Fulvio Accurso ha respinto la nuova istanza di scarcerazione presentata dai legali alla vigilia della prima udienza. Adesso però, complice anche la delicata situazione familiare di Lucano, il Tribunale sembra aver cambiato idea, mettendo la parola fine ad un esilio durato undici mesi.

Sorgente: Riace, revocato divieto di dimora a Mimmo Lucano – Repubblica.it

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