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Ci sono i parenti, gli amici più stretti e anche gente comune per l’ultimo saluto allo scrittore Luciano de Crescenzo, la cui camera ardente è stata aperta questa mattina nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. Tra i primi ad arrivare per rendere omaggio all’artista e scrittore napoletano, scomparso ieri al Policlinico Gemelli dopo una lunga malattia, il vicesindaco e assessore alla Cultura di Roma Capitale, Luca Bergamo, che si è intrattenuto a lungo a parlare con il sociologo e amico dello scrittore scomparso, Domenico de Masi.

Tanti i volti noti del modo della cultura e dello spettacolo arrivati per l’ultimo saluto all’artista scomparso ieri. Fra i primi il compagno di televisione di una vita, Renzo Arbore, arrivato di prima mattina accompagnato dall’attrice Marisa Laurito. Nel corso della mattinata sono poi arrivati anche il giornalista Roberto d’Agostino, il maestro Valerio Mazza, l’attore Andy Luotto, che insieme a De Crescenzo ha condiviso numerosi palcoscenici televisivi, e Mara Venier. «Era un uomo di grandissima cultura ma ora penso all’amico che è scomparso», le parole della soubrette lasciando il Campidoglio. Ai piedi del feretro sono state disposte diverse corone di fiori fra cui una inviata «Dagli amici della Mondadori».

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Accanto al feretro, deposto al fondo della sala, è stato posizionato il Gonfalone del Comune di Napoli, città natale di de Crescenzo. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha invece inviato una corona di fiori con i colori di Roma Capitale. Il funerale dello scrittore si terrà domani alle ore 11.30 nella Basilica di Santa Chiara a Napoli.

«Da quanto ho capito ha trascorso gli ultimi giorni sereni, con la famiglia e gli amici. È stato presente nella vita culturale italiana in modo molto intenso. Ed anche per questo era giusto mettere a disposizione la Sala della Protomoteca. Era una presenza che la città ha sempre sentito», così il vicesindaco di Roma Capitale ha voluto ricordare lo scrittore De Crescenzo. Lasciando la camera ardente allestita nella Sala della Protomoteca, Bergamo ha poi ricordato: «De Crescenzo ha portato sempre con sé questa parte bellissima dello spirito napoletano che è nell’ironia, l’ironia mai cinica. Questo condito da una cultura grande ed articolata che va dalla filosofia fino all’informatica. Una persona che ha venduto più 18 milioni libri che spaziavano dall’ironia pura alla storia della filosofia. Memorabile poi la sua presenza nelle trasmissioni e il rapporto con Arbore».

Sorgente: L’ultimo saluto al professor Bellavista: in fila alla camera ardente al Campidoglio | Il Mattino

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