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di Giandiego Marigo

Si parla molto di trucchi mediatici, di manipolazione, di controllo dell masse ed ipnosi collettiva; arguti dietrologi molto informati (con informazioni segretissime ed esclusive) intessono tele e ragnatele su complotti e controllo mentale. In realtà la preoccupazione è molto reale, sebbene spesso sfruttata in modo strumentale, esistono studi approfonditi sulla questione, la pubblicità ed il marketing si nutrono di essi. Esistono , sicuramente, segreti su questa tematica che governi e congreghe di potere custodiscono con estrema cura.

In realtà la borghesia, le strutture di potere hanno tutto l’interesse, sino a soglie di assoluto cinismo, nel controllo delle masse e nell’indirizzo del consenso pseudo-democratico.

Per un socialista è prevedibile che il potere tenti questa strada. La menzogna manipolatoria è arte che la borghesia apprende ed insegna nelle sue università, che ha sempre usato nel corso della storia, impregnandone persino la filosofia e la storia. La narrazione del mondo e dello spirito è densa di questi pretesti e mezzucci. La cultura di massa ne è intrisa.

Prevedibile, dicevamo, almeno dovrebbe, non a caso , da sempre … uno dei ruoli principali dell’antagonismo e del contro-potere è proprio la controinformazione; che ai tempi di Internet assume, però, anche aspetti grotteschi, perchè a tratti proprio attraverso l’uso scientifico delle fake news e della menzogna organizzata ed attraverso i veicoli prediletti da “Antigone” essa viene arginata e combattuta, svuotata da ogni credibilità.

Ottimo! Abbiamo, quindi, affermato che un socialista (marxista e con chiarezza sul materialismo storico)dovrebbe avere chiarissimo il ruolo giocato dalla manipolazione, anche in tempi come i nostri in cui il “potere mediatico” raggiunge vette d’assoluta raffinatezza ed efficienza. Dovrebbe! Il condizionale è d’obbligo!

Se applicassimo l’attenzione dovuta alla fase ci renderemmo conto, in realtà, di quanto spesso ci portino in vicoli ciechi, Cul de Sac, quante volte ci costringano in posizioni che portano anche noi a distrarci e a commettere errori di scarsa valutazione della fase.

Quello che stiamo per fare è un discorso delicato, sul quale non vogliamo equivoci, né su dove sia la nostra attenzione, né ancor meno sulla qualità della nostra partecipazione al fronte antirazzista. È però un dato di fatto, che il frastuono che “Il Sistema” con i suoi travestimenti, i suoi labirinti, le sue sorprese ed i suoi trucchi sta creando sulla questione dei migranti e delle migranze stia distogliendo l’attenzione dell’AreA dalla classe, dalla distruzione metodica del Welfare. Anzi è palese come questa “situazione e scontro” sia copertura di un progetto su scala mondiale destinato allo svuotamento dei diritti ed alla modificazione sostanziale dei rapporti di forza nel mondo del lavoro. Sino alla modificazione profonda del concetto sostanziale di lavoro. Stiamo sottovalutando l’importanza, per esempio dell’apporto e della modificazione che porterà all’intero pianeta l’Automazione e la robotica e non colleghiamo l’impatto delle migranze a questo fenomeno. Non riusciamo a smascherare il pretesto del sistema che criminalizzando le ONG, per esempio, lascia mano libera agli scafisti clandestini ed al traffico di esseri umani o a mostruosità assolute come quelle che avvengono nei campi libici, con il traffico di organi, le violenze, gli omicidi.

Ci lasciamo trascinare, con la logica del colpo su colpo, del battibecco, della botta e risposta, nel vortice di una contrapposizione inesistente, di un invasione inventata, mentre i problemi reali creati da riscaldamento, modificazioni climatiche, deforestazione, desertificazione, guerre, sfruttamento delle risorse e dal progetto di portata mondiale di quelle stesse multinazionali che stringono l’Africa in una morsa d’acciaio e sangue, vengono accantonati, quasi non esistessero o divenissero secondari. Una logica suicida, stolta ed un poco demenziale, come per esempio contrastare la follia della Flat Tax sulle coperture finanziarie, anzichè sulla sostanza di una proposta di legge fondamentalmente, profondamente e totalmente classista.

In qualche modo noi stessi siamo vittime del gioco della manipolazione, pur con tutta la nostra coscienza e la nostra preparazione storica.

Non a caso, per esempio l’apparenza di un contrapposizione interna al campo elitario con il gioco delle parti, che nel nostro paese si riassume nell’ artificio della contrapposizione CDX vs. CSX.

Oppure, di questi tempi, riassumibile semplificando, in Lega-M5s VS. Europa e PD.

Mentre narrazioni relativizzate si alternano per mistificare la realtà di un progetto di portata mondiale e la farsa dei racconti parziali coinvolge l’Europa ed il trasformismo finanziario delle sue scelte politiche,teleguidate dalla finanza elitaria e comunque influenzate da questo stesso gioco mostruoso.

Noi stessi finiamo con il credere, per esempio, che un fronte antirazzista ed antifascista con il PD sia giustificabile, quando non addirittura necessario e irrinunciabile.

E così, mentre una serie di drammi anche reali e tangibili si svolgono davanti a noi, non ci rendiamo conto che il progetto che ci sta dietro si muove a molti livelli, alcuni dei quali molto vicini a noi, sino a confondersi con le istanze che portiamo avanti. E siamo sempre lì solo un cambiamento paradigmatico potrebbe ridarci un poco di verità.

Sorgente: L’Ideologia Socialista – Manipolazione, trucchi e gioco delle tre carte

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