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Romano Prodi dalla sua piazza Maggiore, teatro di ogni snodo della sua carriera politica, si è ripreso il ruolo di padre nobile del centrosinistra: che avverte, ammonisce, rimbrotta e incoraggia, ma che ripete come un mantra la necessità di «aggregarsi e radunare le forze», di creare una coalizione che permetta di fermare l’onda leghista. Ospite di “Repubblica delle Idee”, intervistato da Marco Damilano di fronte a migliaia di persone, il professore pare aver definitivamente chiuso e ripiegato la celebre tenda che aveva montato nei dintorni del Pd ed è tornato, dopo un lunghissimo silenzio, a parlare di politica italiana. Il suo giudizio sul governo gialloverde non lascia spazio ad appelli. «Salvini tira dritto – ha detto – ma non tiene conto delle curve, e adesso siamo di fronte a una curva. Credo che sia finita la sua parabola ascendente, del tutto condivisa da gran parte degli italiani, perché ha di fronte dei problemi gravissimi».APPROFONDIMENTIBallottaggi la DIRETTA – Crolla l’affluenza alle 19: 37,4%, -17 punti rispetto al primo turnoE questi problemi sono, innanzitutto, i conti pubblici del paese che dovranno trovare una composizione, in autunno, nella legge di bilancio: «La situazione economica è al di là di ogni immaginazione, perché il debito cresce sempre di più, siamo in una situazione fuori controllo sul debito e le decisioni prese ci fanno spendere ancora di più». Se ai due maggiori azionisti del governo ha riservato le parole più dure («in Europa o chiedono scusa o otterranno poco o nulla»), non è stato tenero nemmeno con i giovani esponenti della sua area politica. In particolare con Renzi che in mattinata, a pochi passi da piazza Maggiore, era tornato ad attaccare il suo avversario di sempre Enrico Letta, dicendo che era più popolare nelle redazioni dei quotidiani che nelle cancellerie europee.PUBBLICITÀinRead invented by TeadsMinibot, Tria: «Non è tema di governo. Deficit al 2,1% senza manovre»«Enrico Letta ha la stima di tutti in Europa – ha detto – avere il ruolo di preside a SciencesPo significa qualcosa. Poi basta fare questi attacchi personali: se vogliamo affrontare noi le curve che dobbiamo affrontare dobbiamo avere ampiezza e solidarietà che ci permette di avere con noi il popolo italiano». Perché adesso, infatti, secondo Prodi, è arrivata l’ora di radunare le forze per creare un’alternativa. «Non ho la minima idea del tipo di scontro che avverrà e delle macerie che saranno a terra – ha detto – lasciamo che si depositi la polvere e poi prendiamo le decisioni. Bisogna ricreare una coalizione riformista che rimetta a posto il paese. Contro Berlusconi, che aveva molta più forza, abbiamo vinto ricreando ottimismo». Il modello da seguire, secondo il Prof, è quello.Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 07:38

Sorgente: Prodi: «Parabola ascendente di Salvini finita, aggregare forze contro la Lega»

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