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PROTESTE A BARCELLONA CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI DELLE CONSEGNE A DOMICILIO

(Gianni Sartori)

Domenica 26 maggio, a Barcellona, oltre un centinaio di lavoratori delle consegne a domicilio, sia ciclisti che motociclisti, si sono radunati davanti alla sede della Giovo, società che si occupa appunta di consegne a domicilio. Protestavano per la morte di un loro collega travolto nella notte tra sabato e domenica da un camion e deceduto per le ferite riportate. Dopo aver bloccato la strada con una barricata, i manifestanti hanno incendiato decine di sacche gialle da portare in spalla, quelle che utilizzano per le consegne.

In particolare hanno denunciato l’alto grado di precarizzazione imposto dall’azienda. Molti dei lavoratori ingaggiati sono stranieri, non conoscono la città e nemmeno la lingua. Tuttavia per loro questo lavoro rappresenta comunque una possibilità in quanto è sufficiente possedere una bicicletta e iscriversi con 50 euro.

Mi ricorda molto – se posso inserire un ricordo personale – le “cooperative” di facchinaggio in cui ho lavorato a lungo negli anni settanta. In realtà anche allora si trattava sostanzialmente di lavoro nero (senza tutele e senza contributi) per quanto mascherato. Niente di nuovo sotto il sole. E comunque il conto resta aperto…

Gianni Sartori

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