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L’annuncio della famiglia: “I suoi successi unici come sportivo e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili”. L’ex campione del mondo è morto in una clinica in Svizzera e aveva 70 anni

Il mondo dello sport dei motori e in particolare quello della Formula 1 piange Niki Lauda. Il pilota austriaco, classe 1949, è morto in una clinica svizzera il 20 maggio come ha fatto sapere la famiglia ai media. Vincitore del campionato nel 1975 e 1977 su Ferrari e, dopo un primo ritiro, nel 1984 su McLaren-TAG, Lauda resterà per sempre nella memoria dei tifosi per la straordinaria forza di volontà in seguito a uno spaventoso incidente in pista nel 1976. Chiusa definitivamente la carriera di pilota alla fine del 1985, con un totale di 25 gran premi vinti, Lauda non è mai allontanato davvero dalla velocità.

Da imprenditore aveva creato fondato e diretto due compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki; da dirigente sportivo, dopo avere diretto per due stagioni la Jaguar, era dal 2012 presidente non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1 e stava progettando di tornare presto al lavoro. Chiamato il “computer”, per precisione nella messa a punto della macchina e per carattere, nel suo personale carnet di campione ha disputato 171 Gran Premi: vincendone 25 e conquistato 24 pole position. In una autobiografia, Meine Story, il suo irripetibile percorso sportivo.

L’ex pilota era stato ricoverato per problemi ai reni ed era sottoposto a dialisi, mentre la scorsa estate aveva subito un trapianto di polmoni a Vienna. “Con profonda tristezza annunciamo che il nostro amato Niki è morto pacificamente con i suoi cari lunedì scorso. I suoi successi unici come sportivo e imprenditore sono e rimarranno indimenticabili. La sua instancabile spinta, la sua semplicità e il suo coraggio rimangono un modello e un punto di riferimento per tutti noi. Lontano dal pubblico, era un marito, padre e nonno amorevole e premuroso. Ci mancherà molto”. Anche il cinema si era innamorato della sua storia e nel 2013 con la regia di Ron Howard era arrivato in sala Rush con il racconto della  rivalità tra Lauda e l’inglese James Hunt.

“Oggi è un giorno triste per la F1. La grande famiglia della Ferrari apprende con profonda tristezza la notizia della morte dell’amico Niki Lauda, tre volte campione del mondo, due con la Scuderia (1975-1977) – si legge in un tweet della casa di Maranello -. Resterai per sempre nei cuori nostri e in quelli dei tifosi. #CiaoNiki”. “Tutti alla McLaren siamo profondamente rattristati nell’apprendere che il nostro amico, collega e campione del mondo di Formula 1 1984, Niki Lauda, è scomparso. Niki sarà per sempre nei nostri cuori e custodito nella nostra storia. #RIPNiki” il tweet della casa automobilistica inglese.

Sorgente: Niki Lauda morto, addio al pilota diventato leggenda della Formula 1. La Ferrari: “Giorno triste” – Il Fatto Quotidiano

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