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Mentre la camorra spara il ministro continua a garantire la Sicurezza con selfie e retorica anti-migranti. E la gente protesta

 

Aprite i porti, chiudete le fogne. Il messaggio non poteva essere più chiaro verso un ministro dell’interno che mentre la criminalità impazza e mentre la camorra ha colpito una bambina continua a fare il ministro dell’Interno tra selfie, arroganza e continuando a dare la colpa agli stranieri, che poi è il miglior alibi per la nostra criminalità.
Così mentre i sostenitori di Matteo Salvini sono andati a Piazza Portanova, a Salerno, a pochi metri, si è svolto il corteo ‘Salerno non si lega’.
Tanti giovani, immigrati, rappresentanti di associazioni partecipano al corteo dove si intonano slogan contro il segretario della Lega.
Molti assessori e consiglieri del Comune di Salerno presenti insieme ai giovani democratici e al segretario del Pd Enzo Luciano. Tra gli assessori Eva Avossa, Mimmo De Maio, Angelo Caramanno, Luigi Della Greca, Dario Loffredo, Nino Savastano e i consiglieri comunali Paki Memoli, Peppe Ventura, Rosa Scannapieco e Fabio Polverino.
Nel frattempo il ministro, invece di parlare dei problemi del paese e della camorra e dei faccendieri legati alla mafia che tentano di farsi approvare dal parlamento norme ad hoc, si è esibito nel suo repertorio classico: l’odio vero i migranti.
Così ha detto: “I porti sono e rimangono chiusi perché prima vengono gli italiani in difficoltà. Se quel signore che fischia laggiù – ha detto dal palco – vuole ospitare gli immigrati, ha vinto dieci clandestini per colazione pranzo e cena”.
In pratica nonostante i gravissimi fatti il ministro (che in quanto tale gira a spese dello Stato) ha passato la giornata a fare campagna elettorale. Prima a Pietralcina, poi Avellino, poi Salerno e infine ad Aversa. La sicurezza nazionale può aspettare.

 

Sorgente: “Aprite i porti, chiudete le fogne”: Salerno antifascista contesta Salvini | Globalist


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