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Un appello palestinese ed ebraico
Al popolo ebraico
per un
Cessate il fuoco a Gaza

https://Jewish-Socialist-Bund.net

puoi firmare da link

https://www.change.org/p/jewish-petition-for-a-ceasefire-in-gaza-english-fran%C3%A7ais-espagnol-yiddish?recruiter=846538968&recruited_by_id=e3b88230-f0e0-11e7-8853-49533cb054b5&utm_source=share_petition&utm_campaign=petition_dashboard&utm_medium=copylink

l’appello :

I palestinesi come popolo sono consapevoli della nostra eredità comune. Vi stiamo chiedendo di diventare consapevoli anche della vostra eredità intrecciata. È scritto che la Terra non è possesso dell’uomo ma patrimonio della Creazione. Ciò che è necessario è la sicurezza delle persone che vivono nella Terra.

Ricordiamo l’attuale Patto di Abramo in cui tutti i discendenti sarebbero stati i benvenuti nella Terra per sempre. Ciò includeva il secondo figlio Isacco, l’eventuale linea di discendenza ebraica anche se il primogenito era tradizionalmente l’unico erede, Isma’el. (Genesi 17:8) 1 In pratica questo significava questo; per la sepoltura della sua prima moglie Sara, Abramo pagò 400 pezzi d’argento, senza impossessarsene con la forza.

Eppure l’arroganza del nazionalismo sciovinistico nasce con il grido di essere una Nazione come le altre Nazioni, nonostante il profeta Samuele (1 – 8,5-22) si rivolgesse a Israele come a un Popolo e non a uno Stato o a un Impero.2

Eppure la maggioranza degli ebrei che non vivono nello Stato sono di fatto tassati con le donazioni senza nemmeno votare alle elezioni, pur rimettendosi al suo governo che parla a nome di tutto il popolo ebraico ovunque. Questa non si chiama tassazione senza rappresentanza?

La dittatura sionista ostracizza il popolo ebraico che si pronuncia contro l’apartheid, mostrata dall’illegale barriera di separazione lungo la linea verde dell’armistizio del 1948.
Non dovreste lasciarvi prendere dall’isteria credendo alle voci selvagge diffuse in giro basate sulle aspettative generate dall’islamofobia.
Potreste concentrervi piuttosto sui numerosi prigionieri di guerra e ostaggi israeliani che sono stati sacrificati in base alla “Direttiva Hanibal” che ha sparato sul Kibitz Be’ri e sul festival Nova Rave e continua a uccidere gli israeliani ancora detenuti dalle varie milizie palestinesi.

La pace è possibile la popolazione israelita samaritana che vive ancora insieme ai palestinesi di Nablus (Shrem) sul monte Garizim lo dimostra.

Quanto è ironico che la popolazione ebraica europea di Ashken’azim abbia generato un movimento che replichi la stessa malattia dello Stato-nazione che è stata la fonte di tanta miseria per le nazionalità ebraiche oppresse.
I tenui legami con il loro semitismo furono travolti dalla Riforma protestante che attribuiva una nazione a ciascuno Stato come se gli ebrei, i rom o qualsiasi altra nazionalità non appartenessero o non esistessero senza uno stato; finché alla fine ciò non accadde durante l’Olocausto.
Dovresti sapere che la maggior parte della cultura ebraica europea non si preoccupava di Sion ma piuttosto dell’assimilazione o del socialismo. Sicuramente il popolo ebraico, sarebbe il primo a comprendere un’irrazionalità come quella dello Stato-nazione che genera guerra dopo guerra.
Qual è il risultato del movimento sionista più significativo dello Stato-nazione suprematista bianco che è stato nutrito dai miliardi forniti dalla presunta superpotenza mondiale, gli Stati Uniti ?
Non sono solo i palestinesi ad essere la casta inferiore soggiogata della società israeliana, ma c’è anche il lavoro migrante giornaliero dei trasporti oltre il Muro, pari a 160.000 persone e altre 60.000 da Gaza e poi i 40.000 lavoratori che costruiscono le colonie illegali in Cisgiordania, sfruttati perché non hanno nessun altra alternativa.
Oltre ad essere “tagliatori di legna e portatori d’acqua”, non hanno diritti. Eppure non hanno cercato di infliggere violenza agli israeliani, nonostante la mania islamofobica.
Il regime economico della Supremazia Bianca discrimina anche il 50% della popolazione ebraica israeliana che è anche araba e che ha vissuto nei vari paesi arabi della regione.
Anche loro sono trattati come una casta inferiore di lavoratori, obbligati a dimostrare la propria identità ebraica adottando il fanatismo sionista. È un peccato che una popolazione ebraica di lingua araba non abbia potuto essere e possa ancora essere un ponte tra i nostri due Popoli.
Nella tradizione profetica, il popolo ebraico non è una nazione come le altre nazioni e pratica il “Tukkin Olam” per riparare il mondo. Ora è il momento di riparare se stessi. Questa è veramente la tradizione ebraica.

Ora è il momento che la voce del popolo ebraico venga ascoltata per chiedere un cessate il fuoco adesso, proprio come hanno fatto ripetutamente i movimenti ebraici “Not In Our Name” e “Jewish Voice for Peace” e Neturei Karta.
Come ebrei, diciamo collettivamente che i politici dello Stato di Israele non ci rappresentano, perché non siamo cittadini di quello Stato. Eppure ci viene detto di obbedire o di essere ostracizzati come se fosse una dittatura.
Siamo preoccupati perché questi guerrafondai parlano in nostro nome per giustificare il loro genocidio. Diciamo non nel nostro nome.

2) L’omicidio di massa delle famiglie palestinesi a Gaza è un’idea ideologica contraria alla cultura ebraica, compreso l’ebraismo. Sappiamo che anche le vite dei palestinesi contano, perché le vite degli ebrei contano.

3) Chiediamo il cessate il fuoco adesso e negoziamo. Non vogliamo che le vostre storie dell’orrore vengano propagate per instillare il trauma dell’Olocausto.
Non vogliamo che tali fanatici sionisti spargano il loro fertilizzante sui veri antisemiti che sono spesso lobbisti sionisti cristiani.
Inoltre, perché dovremmo accettare di essere diffamati come responsabili di violazioni così gravi del diritto internazionale prive di senso di umanità?

Noi diciamo No Way No War No More
Un Olocausto non ne giustifica un altro

Dr Abrahim Weizfeld