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Pianificata con l’obiettivo di distruggere il reattore nucleare iracheno di Osiraq, l’Operazione Babilonia, forse tra le più audaci missioni aeree del dopoguerra, venne lanciata sotto gli occhi dello stesso Iran che domani o tra una settimana potrebbe vedere i suoi siti nucleari finire nel mirino dei cacciabombardieri israeliani di ultima generazione. Gli stessi che potrebbero essere entrati in azione la notte tra il 18 e 19 aprile per “saggiare” le difese aeree nemiche e rispondere in qualche modo all’aggressione missilistica subita lo scorso 14 aprile.

I piloti che vi presero parte non hanno mai dimenticato come e quanto l’Iran avesse inavvertitamente giocato una parte fondamentale nel raggiungimento del successo del raid che distrusse il sito nucleare di Saddam Hussein; e ancora oggi le intenzioni dello Stato Ebraico – almeno sulla carta – sembrano essere rimaste le stesse: eliminare sul nascere le capacità nucleare di ogni potenza avversaria che potrebbe cambiare gli equilibri del Medio Oriente e rappresentare una minaccia per Gerusalemme.

La strana questione degli aerei

Al tempo, l’operazione ordinata dalla Knesset appena tre settimane prima delle nuove elezioni, fu condotta grazie all’acquisizione dei caccia F-16. Ottenuti da Israele per inattesa ironia del destino. Venendo considerata un vero e proprio atto di coraggio da parte dei piloti che non potevano contare su rifornimenti in volo e sistemi Gps che li guidassero sull’obiettivo nel cuore di uno stato avversario. Allora un solo errore di calcolo nella rotta, nella fase di attacco o di rientro, sarebbe stato fatale. Ma secondo gli israeliani: “I veri eroi dell’operazione non sono stati i piloti, ma coloro che presero quella decisione, una decisione molto difficile”. Contestualizzando quel momento, non molto diverso dall’attuale, il comandante della missione disse che”l’intero Medio Oriente era ostile” non minimizzando “il danno diplomatico” che poteva essere enorme. Ora la storia rischia di ripetersi con un livello di rischio analogo se non addirittura superiore a quello corso in passato?

continua dalla ssorgente…

Sorgente: Iraq 1981, bombe israeliane sulla centrale di Saddam. E domani in Iran… – InsideOver


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