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da Alfonso Navarra ( disarmisti Esigenti )

04 aprile 2024.

“Il Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali (#CALP) di Genova ha denunciato un nuovo sbarco di mezzi militari nel porto ligure, arrivati a bordo di una delle navi della compagnia saudita Bahri (le “navi delle armi”) e diretti a Camp Darby.

Secondo The Weapon WATCH, l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, “è la prima volta che questi arsenali galleggianti portano armi nel nostro Paese”, in quanto di solito si è sempre trattato di soste prima di ripartire per altri Paesi. Camp Darby, situato nella pineta tra Pisa e Livorno, è “il più grande deposito di materiale bellico al di fuori degli Stati Uniti” e il passaggio della nave Bahri Abha, che consegna armi agli USA su territorio italiano, segna in maniera chiara ☢“un altro passo della militarizzazione globale.☢

Le attività delle navi della compagnia Bahri sono attentamente monitorate dal #CALP, che in diverse occasioni ha lanciato mobilitazioni per bloccare i varchi portuali e impedire che queste potessero ripartire (come accaduto lo scorso novembre con una nave diretta verso Israele).
Secondo l’Osservatorio, quelli sbarcati a Genova sono con tutta probabilità Oshkosh L-ATV, veicoli tattici leggeri dell’esercito americano.
“L’impiego anche della flotta Bahri, sotto bandiera saudita, nella logistica militare USA – scrive l’Osservatorio – sancisce che l’alleanza di interessi tra gli Stati Uniti e la monarchia di Riyad è ormai un’alleanza militare attiva, non più una mera fornitura di materiale per la difesa, il che si constata anche nel Mar Rosso occupato dalle cannoniere occidentali in funzione anti-houthi”.
Camp Darby riveste un’importanza centrale per gli Stati Uniti, essendo stata di supporto per tutte le principali guerre condotte dagli USA, in particolare nei Balcani e in Medio Oriente, negli ultimi decenni……. “

Gianni Calì

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