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La Coalizione internazionale Freedom Flotilla (FFC) salperà nella seconda metà di aprile con diverse imbarcazioni, trasportando 5500 tonnellate di aiuti umanitari e centinaia di osservatori internazionali dei diritti umani per fronteggiare il blocco israeliano illegale in corso nella Striscia di Gaza. È una missione d’emergenza poiché a Gaza la situazione è disperata: una carestia che si propaga nella zona Nord e una catastrofica scarsità di cibo in tutta la Striscia sono il risultato della deliberata politica del governo israeliano di affamare il popolo palestinese. Il tempo è cruciale poiché gli esperti credono che la fame e le malattie potrebbero reclamare più vite di quanto non abbiano già fatto le bombe.Portare aiuti umanitari ai palestinesi a Gaza è urgente, ma non sufficiente. Dobbiamo porre fine al blocco illegittimo e mortale di Israele e al suo controllo totale su Gaza. Permettere a Israele di controllare quali e quanti aiuti umanitari possono arrivare sarebbe come lasciare alla volpe il controllo del pollaio. Eppure la comunità internazionale sta facendo proprio questo, rifiutando di sanzionare Israele e di opporsi alla sua politica genocida e quindi di garantire che una quantità sufficiente di aiuti arrivi alla popolazione civile tormentata e bombardata.Il corridoio marittimo di Cipro, il progetto del molo galleggiante Usa e i lanci simbolici di aiuti alimentari sono tutte distrazioni dal fatto che tali metodi sono insufficienti e permettono a Israele di controllare quali aiuti possono arrivare al popolo palestinese e di impedire a migliaia di furgoni di entrare a Gaza dalle frontiere.

Sorgente: Flotta civile di aiuti internazionali per rompere l’assedio di Gaza

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