“Quando le lavoratrici e i lavoratori scioperano spontaneamente vuol dire che la situazione è arrivata al limite – ha detto dal canto suo il segretario provinciale torinese della Fiom Edi Lazzi – non c’è più tempo da perdere, bisogna agire immediatamente” . Lazzi auspica “la costituzione di un think tank cittadino formato dal presidente della Regione, dal sindaco di Torino, dalle organizzazioni dei lavoratori e da quelle delle imprese, dalla curia, dal Politecnico e l’università di Torino, dalle imprese a partecipazione pubblica di energia elettrica, con il compito preciso di pianificare un progetto di investimenti pubblici e privati, da effettuare nel territorio tesi ad accompagnare in positivo la transizione all’elettrico che se sfruttata adeguatamente è in grado di generare nuova e buona occupazione”. Un modo per “convincere Stellantis (e non solo), che produrre auto nella nostra città è ancora un ottimo business, non solo perché abbiamo più di 120 anni di competenze specifiche, ma anche perché abbiamo un progetto organico sull’auto e sull’elettrificazione”.
Il segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo, mercoledì, aveva anticipato: “Vogliamo un piano per Mirafiori che ci porti a 200.000 vetture, come richiesto dalla piattaforma unitaria di Fim-Fiom-Uilm e dia garanzie occupazionali per il prossimo decennio. Il caso Mirafiori deve diventare un caso nazionale, Parigi e Roma se ne devono occupare. Ci aspettiamo che le istituzioni locali, dal Comune alla Regione, facciano la loro parte con strumenti che rendano competitivi il nostro territorio verso Stellantis per l’auto elettrica e per eventuali altri produttori che dovessero arrivare in Italia”.
“Meloni invece che fare polemiche convochi Tavares e pretenda risposte. Siamo al paradosso che il governo stanzia quasi 1 miliardo di euro per gli ecobonus e Stellantis il giorno dopo annuncia altra cassa integrazione per Mirafiori per 7 settimane. Se siamo un paese serio e con una dignità, la presidente del Consiglio convochi l’amministratore delegato”, ha detto il segretario generale della Fiom Michele De Palma.
Foto dalla pagina Fb di Fiom Cgil Torino