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Oggi Blinken in Israele

Israele - Hamas, le news di oggi dalla guerra. Hamas apre sul rilascio degli ostaggi in tre fasi. Netanyahu si esprimerà questa sera sulla proposta

Hamas ha prospettato un piano in tre fasi da 45 giorni l’una per la liberazione degli ostaggi. Il programma prevede il rilascio di 1500 detenuti palestinesi, tra cui 500 condannati all’ergastolo. Ma per procedere nell‘intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza, la fazione islamica chiedeva soprattutto un cessate il fuoco totale e la “fine dell’aggressione”. “Ci ragioniamo”, è stata la reazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Netanyahu ha avuto un “lungo e approfondito colloquio” con Il segretario di Stato americano Antony Blinken tornato oggi in Israele. Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha confermato il lancio di sei missili balistici antinave da parte dei ribelli Houti da zone dello Yemen verso il Mar Rosso meridionale e il Golfo di Aden.

Punti chiave

  • Tajani: “L’Italia sostiene la liberazione incondizionata degli ostaggi”

  • Domani al Cairo nuovo round di negoziati

  • Netanyahu parlerà questa sera in merito all’accordo sugli ostaggi

Tajani: “L’Italia sostiene la liberazione incondizionata degli ostaggi”

“A 4 mesi dal brutale attacco di Hamas contro Israele mi stringo alle famiglie degli ostaggi che attendono la liberazione dei loro cari. Il Governo italiano sostiene la liberazione incondizionata degli ostaggi nel quadro dei negoziati per il cessate il fuoco e per rafforzare azione umanitaria”. Lo scrive sul social X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Domani al Cairo nuovo round di negoziati

Inizierà domani al Cairo un nuovo round di negoziati per arrivare a un accordo con Hamas che porti alla liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza e un cessate il fuoco. Lo afferma il canale di informazione egiziano Al Qahera News.

Netanyahu parlerà questa sera in merito all’accordo sugli ostaggi

Il premier Benyamin Netanyahu parlerà questa sera sull’accordo per la liberazione degli ostaggi. Lo ha riferito l’ufficio del premier. L’ora del discorso è prevista per le 18.30 in Italia.

Reuters racconta la storia del 15enne “Newton di Gaza” che con i rottami ha portato l’elettricità nella tenda della sua famiglia

Un 15enne palestinese di Gaza è riuscito a creare, grazie a rottami trovati nella Striscia martoriata dai bombardamenti, un sistema per avere luce elettrica nella tenda dove vive con la sua famiglia dopo essere stati sfollati. Come racconta Reuters, l’adolescente Hussam al-Attar è stato ribattezzato dagli abitanti del campo ‘il Newton di Gaza’: utilizzando due pale da ventilatore, posizionate una sopra l’altra sul tetto di un’abitazione vicina, ha creato delle minuscole turbine eoliche in grado di caricare le batterie. Ha poi collegato i ventilatori ai cavi che attraversavano la casa e ha utilizzato interruttori, lampadine e un sottile pezzo di compensato per creare un sistema di illuminazione su misura per la sua famiglia. I primi due tentativi non sono andati a buon fine ma il terzo è stato un successo. “Sono stato molto felice di aver potuto realizzare tutto questo, perché ho alleviato la sofferenza della mia famiglia, di mia madre, di mio padre malato, dei figli piccoli di mio fratello e di tutti coloro che qui soffrono per le condizioni in cui viviamo durante questa guerra”. Orgoglioso del soprannome, Al-Attar spera di realizzare il suo “sogno di diventare uno scienziato come Newton e creare un’invenzione che vada a beneficio non solo della popolazione della Striscia di Gaza ma del mondo intero”.

Nuove proteste al valico di Kerem Shalom contro gli aiuti a Gaza

Nuove proteste al valico di Kerem Shalom contro l’ingresso di aiuti a Gaza: attivisti stanno impedendo ai camion di entrare nella Striscia, ha riferito Channel 12, precisando che diverse decine di manifestanti si sono accampati sul posto e hanno passato la notte al valico. L’area è stata dichiarata zona militare chiusa dalle forze armate ma l’ordinanza è stata applicata in maniera intermittente dalle forze dell’ordine alla luce delle critiche sollevate da parte di alcuni ministri del governo. In particolare, il ministro della Sicurezza nazionale e leader dell’estrema destra Itamar Ben-Gvir e il ministro della Giustizia Yariv Levin si sono scagliati contro quella che hanno definito una “applicazione selettiva” della forza contro i manifestanti, accusando il capo della polizia Kobi Shabtai di essere stato morbido con gli attivisti che per mesi hanno protestato contro la controversa riforma della giustizia (di cui Levin è l’artefice) e di usare il pugno duro contro quelli che cercano di impedire l’ingresso degli aiuti a Gaza.

Netanyahu incontra Blinken: “Colloquio lungo e approfondito”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ricevuto a Gerusalemme il Segretario di Stato americano Antony Blinken, con il quale ha avuto un “lungo e approfondito incontro in privato”. Lo rende noto l’ufficio di Netanyahu aggiungendo che ora l’incontro si allargherà e coinvolgerà anche il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale Tzachi Hanegbi, il capo dello Shin Bet Ronen Bar, il capo del Mossad Dedi Barnea, il capo di stato maggiore generale di brigata Herzi Halevi e altri alti funzionari israeliani. “Non ti vedo da molto tempo”, ha scherzato Netanyahu ricevendo Blinken. “Sì, sono passate alcune settimane”, ha risposto Blinken che è stato in Israele l’ultima volta all’inizio di gennaio.

Hamas ha chiesto di rivedere il protocollo che consente l’ingresso alla Spianata delle moschee agli ebrei

Al Jazeera riferisce che tra le richieste di Hamas nella controproposta sul rilascio degli ostaggi c’è l’approvazione di nuove procedure per l’accesso alla Spianta delle moschee. Il gruppo vuole che venga cancellato il permesso che Israele ha concesso agli ebrei nel 2003 di visitare il sito senza coordinamento con il Waqf, l’organismo palestinese per i luoghi sacri, dopo tre anni durante i quali solo i musulmani potevano visitare il sito.

Il Qatar ha detto ad Hamas che Israele rilascerebbe fino a 5 mila detenuti

Il Qatar avrebbe detto a Hamas che Israele sarebbe disponibile a rilasciare dai tremila ai cinquemila detenuti palestinesi in cambio degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Sky News Arabiya contraddicendo le dichiarazioni pubbliche del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che si è detto contrario alla scarcerazione di migliaia di detenuti palestinesi. Sky News Arabiya riferisce inoltre che il Qatar sta cercando di ammorbidire le richieste contenute nella controproposta di Hamas per un cessate il fuoco e il ritiro completo delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza. Il Qatar, prosegue l’emittente, ha anche offerto il ritorno degli sfollati palestinesi nelle loro case a Gaza come parte dell’accordo, così come la costruzione di nuovi e migliori campi profughi e la ristrutturazione dei servizi idrici e fognari.

Il ministro della Difesa Gallant stanotte ha incontrato il capo del Mossad Barnea

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha incontrato nella notte il capo del Mossad, David Barnea. L’ufficio di Gallant ha diffuso foto del faccia a faccia ma non ha dato dettagli dell’incontro. Il Mossad la notte scorsa aveva confermato di aver ricevuto la risposta di Hamas a una proposta di tregua. Fonti di stampa hanno indicato che Netamyahu avrebbe dato il suo ok.

Il Papa chiama il cardinale Pizzaballa per avere ragguagli sulla situazione della parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza

Nelle scorse ore si è svolto un colloquio tra Papa Francesco e il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, sulla situazione della parrocchia cattolica della Sacra Famiglia a Gaza. Lo rende noto Vatican News. Il Papa telefona quasi quotidianamente al parroco padre Gabriel Romanelli e al viceparroco padre Youssef Assad per informarsi della situazione.

Fonti di stampa: Netanyahu ha dato l’ok al cessate il fuoco. Ma manca ancora la conferma ufficiale

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato il suo ok al cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza senza informare il gabinetto di guerra. Lo riporta l’emittente televisiva Kan. La notizia arriva nel giorno della visita in Israele del Segretario di Stato americano Antony Blinken, che incontrerà Netanyahu alle 11 e 30 ora locale, e il giorno dopo che Hamas ha detto di avere un atteggiamento positivo circa la proposta di accordo elaborata dal Qatar e dall’Egitto. Hamas ha anche rilanciato con una proposta in tre fasi di cessate il fuoco di 135 giorni, quattro mesi e mezzo, e di rilascio di 1.500 detenuti palestinesi nelle carceri di Israele. Al momento l’ufficio di Netanyahu non ha confermato le indiscrezioni di Kan, dicendo al Times of Israel di non avere nuove risposte alla proposta di Hamas.

Tre fasi da 45 giorni nel piano richiesto da Hamas e il rilascio di 1500 detenuti tra cui 500 condannati all’ergastolo

Secondo il piano proposto da Hamas il rilascio dei rapiti dovrebbe avvenire in tre fasi ciascuna della durata di 45 giorni. Il piano prevede il rilascio di 1.500 detenuti palestinesi e il ritiro completo da Gaza. Tra i detenuti richiesti ci sono 500 condannati all’ergastolo. In Israele si discuterà per formulare una risposta.

Niente pannolini e latte in polvere a Gaza, genitori disperati

La guerra a Gaza ha scatenato una catastrofe umanitaria che ha portato alla carenza dei beni di prima necessità. Tra le persone più colpite ci sono i neonati, i bambini piccoli e i loro genitori. Pannolini e latte artificiale sono impossibili da trovare o sono diventati inaccessibili a causa dell’impennata dei prezzi. I genitori sono alla ricerca di alternative inadeguate o non sicure, come dare cibo solido ai bambini di età inferiore ai 6 mesi. Le consegne di aiuti sono sporadiche, ostacolate dalle restrizioni israeliane e dai combattimenti incessanti. Le agenzie umanitarie affermano che i bisogni dei bambini nel territorio devastato dalla guerra superano di gran lunga gli aiuti che arrivano.

(afp)

L’esercito israeliano: decine di militanti uccisi nelle ultime 24 ore a Khan Yunis

L’esercito israeliano ha detto di aver ucciso decine di militanti palestinesi nella città di Khan Younis, nel Sud di Gaza, nelle ultime 24 ore.
I soldati hanno anche localizzato grandi quantità di armi e scoperto altri tunnel nella zona, si legge nella dichiarazione.

Hamas: nella terza fase verrebbero riconsegnati i corpi

Secondo la proposta di Hamas in una terza fase verrebbero riconsegnati i corpi. L’esercito israeliano ritiene che almeno 50 degli ostaggi siano morti

Hamas: in un secondo tempo rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in cambio dei prigionieri palestinesi e del ritiro da Gaza

Stando a quanto scrive l’agenzia Reuters, Hamas vuole che in un secondo tempo in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi Israele si ritiri completamente dalla Striscia e rilasci un certo numero di prigionieri palestinesi.

Hamas chiede una prima fase di stop alle armi per la ricostruzione degli ospedali e dei campi profughi

Hamas ha proposto il rilascio degli ostaggi donne in cambio di uno stop alle ostilità che consenta la ricostruzione di ospedali e campi profughi. e l’uscita dell’esercito israeliano dalle aree popolate di Gaza.

Blinken incontrerà privatamente il capo dell’esercito israeliano

Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà privatamente il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi. Lo scrive il Times of Israel. Durante le precedenti quattro visite di Blinken in Israele, gli incontri con Halevi sono avvenuti nell’ambito di riunioni con il gabinetto di guerra a cui ha preso parte anche il capo dell’Idf. La richiesta di incontrare Halevi in privato suggerisce che Blinken ritiene che gli possa fornire un’analisi più onesta dello stato attuale della guerra a Gaza senza la presenza di ministri. Quello con Halevi è uno dei quattro incontri programmati secondo il Dipartimento di Stato: Blinken vedrà prima Netanyahu, poi Halevi, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il presidente Isaac Herzog.

Mar Rosso: Usa confermano attacco Houthi con 6 missili

Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha confermato il lancio di sei missili balistici antinave da parte dei ribelli Houthi da zone dello Yemen verso il Mar Rosso meridionale e il Golfo di Aden. Questa nuova ondata era già stata annunciata qualche ora prima dal portavoce militare degli Houthi, Yahya Sarea, in un comunicato in cui sottolineava che le aggressioni “continueranno in risposta all’oppressione del popolo palestinese e all’aggressione statunitense-britannica contro il nostro Paese”. “Le milizie Houthi sostenute dall’Iran hanno sparato sei missili balistici antinave (ASBM) da aree dello Yemen verso il Mar Rosso meridionale e il Golfo di Aden.
L’escalation della tensione nel Mar Rosso coincide con la presenza nella regione del Segretario di Stato americano Antony Blinken, che ha visitato l’Arabia Saudita lunedì e il Cairo (Egitto) martedì, nell’ambito del suo quinto tour in Medio Oriente per garantire una tregua e il rilascio degli ostaggi nella Striscia di Gaza, e per cercare di prevenire l’estensione del conflitto nella regione.

Usa: Camera boccia legge Gop per aiuti a Israele ma non Ucraina

La Camera del Congresso americano ha bocciato la legge presentata dai Repubblicani che prevedeva l’invio di aiuti soltanto a Israele ma non all’Ucraina. Dopo il fallito tentativo dei conservatori di mettere sotto impeachment il ministro del governo Biden Alejandro Mayorkas, arriva un’altra sconfitta per il Gop, che alla Camera ha la maggioranza.

Media, ‘forze Israele irrompono a Tulkarem in Cisgiordania’

“Video condivisi sulle piattaforme social palestinesi e verificati da Al Jazeera mostrano un grande raduno di forze israeliane vicino a Jenin, in Cisgiordania, ma anche raid israeliani nella città di Tulkarem”. Lo scrive la tv satellitare del Golfo, precisando che “i video dei raid di Tulkarem mostrano bulldozer e mezzi blindati che entrano nei principali quartieri della città”.

Blinken arrivato in Israele

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Israele in tarda serata mentre si continua a cercare una tregua nella guerra con Gaza. Blinken, che domani incontrerà le autorità israeliane, si è recato in precedenza in Arabia Saudita, Egitto e Qatar.

4 morti in Siria dopo attacco Israele

Gli attacchi israeliani sulla città siriana di Homs hanno ucciso quattro persone, tra cui due civili, ha dichiarato un osservatore di guerra all’AFP, mentre il ministero della Difesa siriano ha riferito di un numero imprecisato di civili morti e feriti.
“Quattro persone sono state uccise, tra cui due civili, negli attacchi israeliani sulla città di Homs”, ha dichiarato Rami Abdel Rahman, a capo dell’Osservatorio siriano per i diritti umani.

Sorgente: Israele – Hamas, le news di oggi dalla guerra. Hamas apre sul rilascio degli ostaggi – la Repubblica


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