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Edizione del 29 febbraio 2024

Più di sei anni fa hanno sequestrato questa nave che salvava vite in mare. Hanno indagato, infiltrato, intercettato gli operatori delle Ong. I testimoni dell’accusa sono stati utili alla propaganda di Salvini. Ora la procura di Trapani dice che si era sbagliata: «Il fatto non costituisce reato». La Iuventa arrugginisce in porto. I migranti non soccorsi continuano a morire

Buco nell'acqua
Buco nell’acqua
ITALIA

Buco nell’acqua

Giansandro Merli

BUCO NELL’ACQUAPiù di sei anni fa hanno sequestrato questa nave che salvava vite in mare. Hanno indagato, infiltrato, intercettato gli operatori delle Ong. I testimoni dell’accusa sono stati utili alla propaganda di Salvini. Ora la procura di Trapani dice che si era sbagliata: «Il fatto non costituisce reato». La Iuventa arrugginisce in porto. I migranti non soccorsi continuano a morire

EDITORIALE

Entriamo in guerra? Mai dire mai

Tommaso Di Francesco

RUSSIA/UCRAINAStavolta non è stata la disinformazia del regime di Putin sempre attiva, a lasciare esterefatti sono invece le parole del presidente francese Macron che alla conferenza stampa conclusiva del “suo” […]

INTERNAZIONALE

«Il rischio di tortura è concreto: Anan Yaeesh deve restare in Italia»

Chiara Cruciati

PALESTINA/ITALIAIl caso del 37enne palestinese, in carcere dal 29 gennaio dopo la richiesta di estradizione di Israele. Il 12 marzo camera di consiglio. L’avvocato Flavio Rossi Albertini: «Protezione speciale e sentenza della Cassazione dicono che è in pericolo. Non esistono precedenti di palestinesi estradati dall’Italia in Israele. Se sarà negata, difficilmente il governo accoglierà di nuovo una simile richiesta»

«Un Tso per le toghe». La destra va all’attacco
POLITICA

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Mario Di Vito

GIUSTIZIAI test psicoattitudinali passano in commissione. Alessandra Maddalena (Anm): Il miglior modo per valutare l’equilibrio di un magistrato è verificarne il lavoro concreto attraverso le periodiche valutazioni di professionalità

Omicidio Scieri, assolto anche in appello il caporale Antico
ITALIA

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Riccardo Chiari

NONNISMOTuttora sottufficiale dell’Esercito, l’ex caporale della Folgore si è difeso sostenendo di non essere alla caserma Gamerra di Pisa la notte del 13 agosto 1999, quando la giovane recluta fu uccisa dopo violenze e vessazioni. Prescrizione per l’ex comandante della Folgore, Enrico Celentano, e l’ex maggiore Salvatore Romondia. In attesa dell’appello gli altri due ex caporali Alessandro Panella e Luigi Zabara, condannati in primo grado a 26 e 18 anni.