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78 eurodeputati hanno sostenuto la revisione proposta da Spagna e Irlanda dell’accordo commerciale tra UE e Israele, a causa delle violazioni dei diritti umani a Gaza.

“Con oltre 28.000 civili uccisi – il 70% dei quali donne e bambini – e quasi 2 milioni di sfollati, è impossibile ritenere che le azioni israeliane rispettino i principi obbligatori di distinzione, proporzionalità e precauzione”, hanno affermato, ieri, i deputati in una lettera aperta.

Inoltre, hanno esortato la Commissione europea ad agire di fronte alla critica situazione umanitaria a Gaza, alla diffusa preoccupazione per le frequenti e gravi violazioni del diritto internazionale umanitario da parte di Israele e al pericolo di un peggioramento della situazione in caso di un’operazione militare israeliana a Rafah.

Lunedì prossimo i ministri degli Esteri dell’Unione Europea (UE) discuteranno della crisi a Gaza, esprimendo crescente preoccupazione per la “catastrofe” che potrebbe derivare dall’offensiva israeliana a Rafah. Ciò fa seguito alla richiesta del presidente del governo spagnolo, Pedro Sánchez, e del primo ministro irlandese, Leo Varadkar, di agire contro Israele, come previsto dal Consiglio di associazione che regola i rapporti tra l’UE e Tel Aviv.

Come Sánchez e Varadkar, i 78 deputati hanno chiesto alla Commissione di adottare misure adeguate nel caso in cui si accertasse che Israele sta violando l’accordo di associazione UE-Israele.

Secondo la Commissione Europea, l’Unione Europea è il principale partner commerciale di Israele, rappresentando il 28,8% del suo commercio nel 2022. Nello stesso anno, il 31,9% delle importazioni di Israele proveniva dall’UE, mentre il 25,6% delle sue esportazioni era destinato al blocco comunitario.

Sorgente: 78 eurodeputati sostengono la richiesta di revisione dell’accordo UE-Israele – IN PRIMO PIANO – L’Antidiplomatico

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