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di Alessandro Volpi

Un paese ultraliberista. Dopo la svendita di corsa del 25% del Monte dei Paschi e l’annuncio della cessione di una quota, forse il 5%, di Eni, si fanno sempre più consistenti le voci della cessione di una quota rilevante di Poste italiane, dove il Mef ha il 29,2% e Cassa Depositi e Prestiti il 35%.

Come negli altri due casi, gli acquirenti sarebbero i grandi fondi finanziari che già sono presenti in Poste, come in Mps e in Eni.

Come negli altri casi, l’obiettivo del governo sarebbe fare cassa per ridurre il debito pubblico, seguendo “i consigli” europei. Siamo dunque un paese ultraliberista, ligio alla dottrine del rigore, che decide di suicidarsi cedendo le partecipazioni che garantiscono dividendi e riducendo ancora di più il perimetro della spesa sociale.

Ma intanto discutiamo animatamente della composizione dei palchi della Scala.

Sorgente: Mentre voi discutete dei palchi della Scala… dopo MPS tocca a Poste italiane! – FINANZA E PADRONI DEL MONDO – L’Antidiplomatico

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