congresso americano
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Un diplomatico americano si dimette per protesta contro l’armamento di Israele.

Si è dimesso dal Dipartimento di Stato americano per protestare contro l’invio incondizionato di armi a Israele.

Josh Paul, un diplomatico americano, parla dello stupro/omicidio di un bambino palestinese in una prigione israeliana a Gerusalemme.

Traduzione:

Penso che quello che è successo il 7 ottobre sia stata un’atrocità assoluta, sono state 1000 atrocità.

Penso che allo stesso tempo mentre condanniamo quelle atrocità dobbiamo condannare le atrocità che accadono ogni giorno ai palestinesi in Cisgiordania. Hai menzionato la violenza sessuale. Ho preso parte al processo di controllo dei diritti umani per le armi destinate a Israele e a un ente di beneficenza chiamato Defense of Children International.

La Palestina ha attirato la nostra attenzione presso il Dipartimento di Stato sull’aggressione sessuale, in realtà lo stupro di un ragazzo di 13 anni, avvenuto in una prigione israeliana nella Muscovia a Gerusalemme.

Abbiamo esaminato queste accuse. Credevamo che fossero credibili. Li affidiamo a Israele, al governo di Israele. E sai cosa è successo il giorno dopo? L’IDF è entrato negli uffici del DCIP e ha rimosso tutti i loro computer dichiarandoli un’entità terroristica. Penso che sia fondamentale che non succedano atrocità a nessuno, né atrocità sessuali, né violazioni sessuali, né alcun tipo di grave violazione dei diritti umani. Stiamo osservando una situazione in cui c’è così tanto. Disumanizzazione, dove le persone non sono viste per il valore che hanno. E penso che sia vero sia che tu parli di coloro che vengono attaccati nel loro kibbutz o di quelli che vengono attaccati nelle loro case a Gaza o in Cisgiordania.

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