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Come stanno andando le cose in Medio Oriente? E in Ucraina? A che punto è, dopo due mesi di guerra, la situazione tra Israele e Palestina? E il ruolo degli Stati Uniti? Lucio Caracciolo, direttore di Limes, ed esperto di geopolitica, ne parla con L’Unità, mettendo in ordine le cose: “Hamas può essere militarmente ferita o annientata a Gaza, ma essendo una struttura politica con una infrastruttura militare, presente peraltro anche in Cisgiordania e altrove, non può essere totalmente annullata con una operazione su Gaza. Direi anzi che in una prospettiva di medio periodo, avendo accettato la logica della guerra al terrorismo da cui inutilmente gli americani hanno cercato di distoglierla, Israele rischia di produrre non solo odio ma terrorismo per qualche generazione”. Un’affermazione durissima.

Lucio Caracciolo parla poi della “Guerra grande”: “Mi riferisco alla competizione, in parte calda e in parte fredda, tra Stati Uniti, Cina e Russia. Tutti e tre questi paesi vivono una fase molto critica, ma quello che più conta, gli Stati Uniti sono messi male come mai da duecento anni. L’identità stessa del paese è in discussione e le famiglie politiche e sociali americane non si considerano più parti di una medesima nazione ma nazioni in competizione. L’America resta senz’altro il numero uno come fattori di potenza su scala mondiale, ma non ha più la voglia né la capacità di esercitare questo ruolo fino in fondo”. Sempre a proposito di Stati Uniti, resta caldo anche il fronte dell’Ucraina. Mentre Biden appare sempre più in crisi. “Al di là dell’esito bellico – sottolinea Caracciolo – l’Ucraina ha perso, purtroppo, la pace”.

Continua Lucio Caracciolo la sua analisi: “L’Ucraina ha perso quasi un terzo della popolazione, questi milioni di profughi difficilmente rientreranno in patria e quelli che rientreranno la troveranno largamente distrutta. Il fatto che l’Ucraina sia oggi uno Stato fallito è una realtà con cui non solo gli ucraini ma noi europei, e anche i russi, dovranno fare i conti per qualche generazione”. Infine, il capitolo elezioni nel 2024: quelle negli Usa e le europee: “Le europee restano più che altro un sondaggio sulle intenzioni di voto nelle elezioni che contano, cioè quelle nazionali. Per quanto riguarda il voto americano, non sarei stupito se Biden non entrasse nella partita e lasciasse il campo a qualche candidato con maggiori possibilità di successo. Oggi come oggi, credo che Trump avrebbe il 90% delle possibilità di prevalere in caso di duello con Biden, e nessun partito, compreso quello Democratico americano che pure ha dimostrato ne-gli ultimi anni una particolare vocazione suicida, intenda partecipare ad una competizione sapendo di averla persa in partenza”.

Sorgente: Caracciolo: “Biden? Ucraina un paese fallito. Hanno perso tutti”


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