Il ministro per l’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, intervenendo agli Stati generali della natalità, ha dichiarato che “non esiste una razza italiana. È un falso problema immaginare un concetto di questa natura”. Tuttavia, ha sottolineato il ministro, “esiste una cultura, un’etnia italiana, quella che la Treccani definisce raggruppamento linguistico culturale, che immagino che in questo convegno si tenda a tutelare. Perché sennò non avrebbe senso”.
Le dichiarazioni del ministro hanno subito innescato una valanga di reazioni sdegnate. Sui social tantissimi utenti hanno bollato come “vergognose” le esternazioni di Lollobrigida che, agli Stati Generali, ha inoltre aggiunto che “la popolazione del mondo cresce e tanti di quelli che nascono nel mondo vorrebbero venire a vivere in Italia”.
“E allora – ha proseguito – perché preoccuparsi delle nascite in Italia? Se la risposta è incrementare la natalità, è probabilmente per ragioni legate alla difesa di quell’appartenenza, a cui molti sono legati, io in particolare con orgoglio, a quella che è la cultura italiana, al nostro ceppo linguistico, al nostro modo di vivere”.
Fonte foto: ANSA
“Per FdI – ha spiegato sempre il ministro – la natalità è un impegno primario. Abbiamo confermato tutte le misure: per noi il principio di invertire il crollo demografico è fondamentale. Nel prossimi anni raccoglieremo la sfida, avendo governi stabili in grado di programmare, ma i soldi non sono infiniti, serve individuare le priorità”.
“Dov’è l’impegno sulla natalità tra gli impegni delle forze politiche? Per noi di FdI è un tema che sta al primo posto e non da oggi, sperando che sia lo stesso per tutti gli altri partiti, sennò saremmo alle lettere di Babbo Natale. Sono convinto che la crescita demografica corrisponde alla crescita economica”, ha concluso Lollobrigida.
Il precedente “incidente”
Il 18 aprile scorso lo stesso rappresentante di FdI aveva inciampato in un “incidente” parlando della teoria della sostituzione etnica, uno dei capisaldi del suprematismo, secondo la quale è in atto un non meglio precisato progetto per far sbarcare sempre più migranti e mettere in minoranza le popolazioni europee.
Giorgetti: “Rischiamo di perdere il 18% del Pil”
“Rischiamo di perdere il 18% del Pil da qui al 2042”. Questo il monito del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Credo che vada ribadito con forza che il sistema economico è strettamente correlato al fenomeno. C’è anche la possibilità di quantificare in qualche modo un modo quello che è l’impatto: da qui al 2042 con gli attuali tassi di fecondità il nostro Paese rischia di perdere per strada percentuali del Pil impressionanti, pari al 18%. Questo è un primo dato da cui partire”, ha dichiarato il titolare del dicastero di via XX settembre.
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