Proprio nelle violenze del Darfur, il primo conflitto legato al cambiamento climatico, si fecero le ossa i due generali che oggi tornano a terrorizzare il Paese
2003-2020, in Darfur, provincia occidentale del Sudan divorata dal Sahara, il primo conflitto legato al cambiamento climatico è portato all’attenzione del mondo da George Clooney. Per la prima volta la Corte penale internazionale incrimina un leader in carica, il presidente Omar Al Bashir, accusato anche di genocidio e poi mai estradato all’Aja.
I due generali
In quelle violenze si fanno le ossa i due generali che oggi tornano a terrorizzare il Paese: Abdel Fattah Al Burhan, 62 anni, a capo dell’esercito regolare, e Mohamed Hamdan Dagalo «Hemeti», età presunta 48 anni, al comando dei paramilitari delle Forze di supporto rapido emanazione dei Janjaweed, i «demoni a cavallo», i miliziani arabi che condussero la pulizia etnica in Darfur.
Storia e interessi
Siccità, odio etnico, interessi politico-economici intorno alle enormi risorse naturali, tante armi, milioni di morti e sfollati: in Sudan — 45 milioni di abitanti, terzo Paese d’Africa per estensione — la guerra è diventata condizione permanente. Posizione strategica tra Egitto, Etiopia, fascia del Sahel e Penisola arabica. Area critica dove lo scontro rischia di allargarsi ai vicini e dove fanno base anche russi e cinesi. Chi sta con chi? (di Maria Serena Natale)
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