“Israele” rilascerà un giornalista palestinese a condizione che non eserciti il diritto alla libertà di espressione – Quds News Network
Gerusalemme occupata (QNN)- Un tribunale israeliano ha deciso martedì di rilasciare il giornalista palestinese di Gerusalemme occupata, Lama Ghosheh, a condizione di non utilizzare i social media e di Internet e di rimanere agli arresti domiciliari.
Secondo l’avvocato di Ghosheh, Nasser Odeh, il tribunale israeliano ha ordinato di rilasciare Ghoshesh oggi a condizione di non utilizzare smartphone, computer e Internet, di rimanere agli arresti domiciliari e di pagare una cauzione di $ 15.000 fino alla sua prossima udienza in tribunale domenica.
Odeh ha aggiunto: “Queste sono le condizioni al momento, ma speriamo che alcune di queste condizioni vengano allentate o cancellate nei prossimi giorni”.
Lunedì, il tribunale israeliano ha ordinato di tenere Ghosheh in custodia fino a domenica prossima su richiesta del pubblico ministero israeliano di completare le indagini.
Ghosheh è stata portata ammanettata all’udienza della corte ieri e si è lamentata delle dure condizioni della sua detenzione in isolamento nella prigione israeliana di Hasharon, ha affermato la Società dei prigionieri palestinesi (PPS).
Secondo quanto riferito, la giornalista ha pianto e ha chiesto il suo rilascio per riunirsi ai suoi due figli.
“Voglio i miei figli”, ha detto Abu Ghosheh piangendo durante la sua sessione di prova.
È la quarta volta che la detenzione di Ghosheh è stata prorogata dal suo arresto il 4 settembre 2022.
Ghosheh è madre di due bambini, Karmel, 5, e Qais, 3. È giornalista e attualmente lavora come ricercatrice al Museo Palestinese di Birzeit, a nord di Ramallah, e sta facendo un master in studi israeliani.
Il marito di Ghosheh, Yassin Sobeih, ha detto ai media locali che Lama sta affrontando significative accuse di incitamento attraverso i post di Facebook, cosa che lei nega.
Sobeih, un ex detenuto nelle carceri israeliane, ha affermato che l’occupazione israeliana ha spaventato i suoi figli durante un raid di arresto nella casa di famiglia a Sheikh Jarrah nella Gerusalemme occupata e ha vandalizzato la maggior parte dei suoi contenuti. Durante l’arresto sono stati sequestrati anche il laptop e lo smartphone di Ghosheh.
Odeh ha detto che l’accusa israeliana lo aveva informato della sua intenzione di presentare accuse di “istigazione” contro Ghosheh per aver pubblicato le foto dei combattenti della resistenza palestinese sui suoi account sui social media.
“Sembra che Lama dovrà affrontare un processo per un’accusa concreta piuttosto che una detenzione amministrativa senza accuse”, ha detto Sobeih a The New Arab.
“Nonostante ciò, l’accusa di “istigazione” viene utilizzata dalle autorità di occupazione, proprio come la detenzione amministrativa, come scusa per arrestare chiunque per il suo discorso, in particolare i giornalisti”, ha affermato.
“Lama era già stata chiamata per un interrogatorio sul suo lavoro giornalistico”, ha aggiunto. “C’è sempre stata una tensione in casa per i rischi che corre facendo il suo lavoro”.
Secondo l’Unione dei giornalisti palestinesi, le forze israeliane e i coloni hanno commesso 479 violazioni contro giornalisti palestinesi nella prima metà del 2022.
Questi includono l’uccisione all’inizio di giugno della 31enne Ghufran Warasneh nel campo profughi di Al-Aroub vicino a Hebron, il suo primo giorno di lavoro in una radio locale, e l’uccisione a maggio della giornalista veterana di Al Jazeera Shireen Abu Akleh mentre copriva un raid israeliano nel campo profughi di Jenin.
Secondo il sindacato, le violazioni israeliane includono 35 giornalisti palestinesi con ferite da arma da fuoco, 18 casi di arresto, 24 confische di materiale, 80 casi di percosse e 175 casi di giornalisti non autorizzati a svolgere il proprio lavoro.
Attualmente, 16 giornalisti palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane per aver esercitato il diritto alla libertà di espressione e per aver documentato i crimini di occupazione israeliana contro i palestinesi.
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