Rivendicazione del collettivo Killnet: presi di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane e dei ministeri.
Roma, 20 maggio 2022 – Un attacco hacker a vari portali istituzionali italiani è in corso fin dalle 22 di ieri sera. La notizia è confermata dalla stessa Polizia postale, che sta lavorando per proteggere i siti. A rivendicare l’offensiva informatica è stato il collettivo russo Killnet, che – secondo quanto scrive su Telegram – avrebbe preso di mira i siti del Consiglio Superiore della Magistratura, dell’Agenzia delle Dogane – che però smentisce di essere sotto offensiva – e dei ministeri di Esteri, dell’Istruzione e dei Beni Culturali. Colpito anche il Csm, con il vicepresidente David Ermini che minimizza l’accaduto. “Qualche rallentamento, un tentativo c’è stato, ho ricevuto ora un messaggino, ma sembra che gravi danni non ci siano. Speriamo sia andato tutto bene”.
Nel pomeriggio sono stati presi di mira anche i siti di diversi aeroporti italiani. L’attacco di tipo Ddos ha interessato gli scali milanesi di Malpensa e Linate, Orio al Serio a Bergamo, l’aeroporto di Genova e quello di Rimini. I siti internet sono divenuti inaccessibili, ma la comunicazione interna degli aeroporti ha continuato a funzionare e non ci sono state conseguenze sull’operatività dei voli. Nei giorni scorsi anche gli attivisti hanno attaccato anche il sito del Campidoglio.
Gli hacker russi di Killnet hanno annunciato il lancio di un attacco informatico globale
Inchiesta della Procura
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta in relazione all’attacco, ci lavoreranno i pm dell’Antiterrorismo. Non è escluso che il nuovo incartamento possa confluire in quello già aperto. Il reato ipotizzato è accesso abusivo al sistema informatico. Le indagini sono state delegate agli specialisti delle Postale che stanno analizzando l’enorme quantità di indirizzi Ip per fronteggiare gli attacchi: inibiti Ip stranieri sospetti, innalzati i livelli di sicurezza e firewall, mitigate le connessioni. A quanto si apprende, in alcuni siti si è riusciti più rapidamente a mitigare l’attacco. Altri sono ancora inaccessibili.
Killnet
Il collettivo Killnet ha indicato un lungo elenco di obiettivi dell’attacco, una cinquantina in tutto tra ministeri, aziende, autorità di garanzia, media, organi giudiziari. “Fuoco a tutti”, hanno scritto gli hacker che in un messaggio precedente avevano dato le istruzioni “per liquidare la struttura informativa italiana”, chiedendo un attacco per 48 ore e di non colpire il sistema sanitario.
Nei giorni scorsi il collettivo, dopo l’attacco a Eurovision sventato dalla polizia postale, aveva annunciato di aver “dichiarato guerra” a dieci Paesi. Il post riconducibile a Killnet è stato individuato su Telegram dal team di Cyber Threat Intelligence di Yarix. Parla di “Nuovo ordine per smantellare la struttura informativa della rete italiana”. Indicati anche molti siti legati all’informazione italiana. Il post fa poi espressamente divieto di aggressione a strutture sanitarie. “Dopo la pubblicazione dell’avviso – spiega Yarix in una nota – sono stati registrati e sono effettivamente in corso attacchi hacker a vari portali istituzionali italiani fin dalle 22 di ieri sera, rivendicati appunto da Killnet”.
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