Immediato cessate il fuoco da parte delle forze militari russe che «illegittimamente occupano il suolo ucraino» e «cessione» di apparati e armi per consentire all’Ucraina «di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere la sua popolazione». Sono due dei dodici impegni contenuti nella risoluzione che i partiti di maggioranza del Senato voteranno al termine delle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi sulla guerra in Ucraina.

Come di consueto, al termine delle comunicazioni, il parlamento vota su un documento – la risoluzione, appunto – in cui fissa degli impegni che il governo deve portare avanti. In questo caso, considerata la situazione di emergenza, il testo non è condiviso solo dalle forze politiche di maggioranza, è stato infatti firmato anche dai rappresentanti di Fratelli d’Italia. Fonti di palazzo Madama dicono che la stessa versione verrà votata anche nel pomeriggio dall’assemblea della Camera dove Draghi interverrà alle 15.30.

I partiti hanno ultimato la stesura della risoluzione dopo ore di trattative e hanno quindi deciso di sostenere anche l’invio di armamenti militari a Kiev. Il decreto approvato ieri in Consiglio dei ministri, che tra le altre cose prevede la cessione di armi “letali” all’Ucraina, è legato al voto di oggi delle due aule.

Sul tema dell’invio degli armamenti il parlamento chiede di essere informato «costantemente».